Da questo mese, Eblex, l’ente inglese non governativo per il sostegno e lo sviluppo dell’industria delle carni, attraverso l’organo di controllo Meat Importers’ Consortium, è in grado di offrire un sistema di rintracciabilità e di etichettatura facoltativo. Più precisamente, l’informazione aggiuntiva riportata in etichetta si riferirà al periodo di frollatura che, per tutte queste carni bovine, è attestato in un minimo di 7 giorni in osso.
L’etichetta con le informazioni obbligatorie – il codice di rintracciabilità, il paese di nascita, di allevamento, di macellazione e di sezionamento – consente già di garantire informazioni trasparenti, rafforzando la fiducia nel consumo delle carni bovine in generale e inglesi in particolare. Ora, grazie al nuovo disciplinare di etichettatura riconosciuto alla società inglese, sarà possibile per i consumatori italiani sapere come è avvenuta la maturazione della carne appena acquistata.
Nei banchi di carne fresca dei supermercati e delle macellerie, la carne di manzo maturata sarà riconoscibile grazie all’etichetta “Meat Importers’ Consortium – Carne Maturata” che riporterà il periodo di frollatura delle carni poste in vendita. Etichette e cartellonistica mirano a un’immediata riconoscibilità e chiarezza per un messaggio preciso e senza fraintendimenti da parte dei consumatori.
“L’etichetta facoltativa delle carni maturate vuole rappresentare un aiuto concreto per incrementare ulteriormente la fiducia dei consumatori italiani nella qualità delle carni bovine inglesi – afferma Jeff Martin, responsabile di Eblex Italia – e vuole porre particolare attenzione sulla tenerezza di questi prodotti, caratteristica che dipende dai peculiari sistemi di frollatura inglesi”.
Il sistema di frollatura applicato dalle industrie inglesi delle carni rappresenta, in effetti, un plus per tutto il comparto bovino d’oltremanica: questa procedura si attesta in un minimo di 7 giorni in osso, ma alcune aziende estendono il periodo di frollatura e lasciano maturare la carne anche dai 14 ai 21 giorni (in osso o sottovuoto) a temperatura controllata. Tale processo, che viene attuato lasciando ‘maturare’ la carne in celle frigorifere nelle quali tutti i parametri sono controllati e mantenuti costanti, garantisce la tenerezza del prodotto.
Disciplinare di etichettatura
Con D.M. n. 0025904 del 5 dicembre 2011 è stato approvato il disciplinare di etichettatura carni bovine all’Associazione Meat Importer’s Consortium di Milano con numero di approvazione IT144ET.
Grazie a questo disciplinare, è possibile indicare in etichetta informazioni facoltative con particolare riferimento a:
• Regione di Origine
• Razza
• Periodo di frollatura
Tale informazioni sono garantite dall’origine grazie ai disciplinari approvati in territorio inglese dalla competente Autorità (DEFRA) e ne viene mantenuta la tracciabilità sulle carni commercializzate e lavorate in Italia grazie ai controlli del Meat Importer’s Consortium di Milano e dell’ente terzo CSQA.
In particolare il Meat Importer’s Consortium gestirà una banca dati di tutte le carni in ingresso in Italia conformi al disciplinare IT 144ET e ne verificherà il corretto mantenimento dei dati di tracciabilità obbligatori e facoltativi nonché l’etichettatura presso i laboratori di sezionamento e i punti vendita aderenti al disciplinare.
Tutte le etichette delle carni riporteranno il riferimento al Meat Importer’s Consortium nonché il marchio Quality Standard Beef autorizzato ai sensi del Reg. CE 1974/06