L’assemblea degli azionisti di Davide Campari-Milano ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 2011: è stata deliberata la distribuzione di un dividendo di 0,07 euro per azione (in aumento del +16,7% rispetto al dividendo distribuito per l’esercizio 2010, pari a 0,06 euro).
Come già anticipato ufficialmente lo scorso marzo, nel 2011 le vendite del gruppo sono state pari a 1.274,2 milioni di euro (+9,6%, +8,8% crescita organica, -0,7% effetto cambi e +1,4% effetto perimetro, quest’ultimo principalmente dovuto all’acquisizione di Frangelico, Carolans e Irish Mist).
Il margine lordo è stato di 734,6 milioni di euro, in crescita del 10,2% e pari al 57,7% delle vendite, principalmente grazie al mix favorevole delle vendite dovuto alla crescita a doppia cifra del segmento spirit.
Le spese per pubblicità e promozioni sono state 229,1 milioni di euro, in crescita del +12,8% e pari al 18,0% delle vendite (17,5% delle vendite nel 2010).
Il margine di contribuzione, ovvero il margine lordo dopo le spese per pubblicità e promozioni, è stato di 505,5 milioni, in crescita del +9% (+6,5% crescita organica) e pari al 39,7% delle vendite.
I costi di struttura, ovvero i costi delle organizzazioni commerciali e i costi generali e amministrativi, crescono del +8,4%, evidenziando un contenimento in termini di incidenza percentuale sulle vendite, che passa dal 16,4% del 2010 al 16,2% del 2011.
L’ebitda prima di proventi e oneri non ricorrenti è stato di 329 milioni, in crescita del +10,2% (+8,2% crescita organica) e pari al 25,8% delle vendite. L’ebitda è stato 325,8 milioni di euro, in crescita del +10,3%. L’ebit prima di oneri e proventi non ricorrenti è stato 298,7 milioni di euro, in crescita del +9,5% (+7,1% crescita organica) e pari al 23,4% delle vendite. L’ebit è stato 295,5 milioni di euro, in crescita del +9,7%. Gli oneri finanziari netti nel 2011 sono stati complessivamente pari a 43,2 milioni di euro, in aumento di 5,7 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2010. La crescita degli interessi risulta principalmente determinata dal maggiore indebitamento medio del Gruppo, correlato alle recenti acquisizioni.
L’utile prima delle imposte è stato di 250,6 milioni di euro, in crescita del +7,6% (+7,2% a cambi costanti).
L’utile netto del gruppo è stato 159,2 milioni di euro, in crescita del +1,9% (+1,4% a cambi costanti), dopo avere registrato, oltre a un aumento degli oneri finanziari netti e delle imposte, anche una componente di oneri non ricorrenti per 4,7 milioni euro. Al netto di tutte le componenti non ricorrenti, sia di natura operativa sia per le voci oneri finanziari e imposte, nel 2011 si rileva un utile netto del Gruppo rettificato di 167,5 milioni di euro, pari a una marginalità netta sulle vendite del 13,1%.
Al 31 dicembre 2011 l’indebitamento finanziario netto è pari a 636,6 milioni (677 milioni al 31 dicembre 2010), dopo acquisizioni (in particolare, la società distributiva Vasco in Russia e la marca Sagatiba in Brasile) per un controvalore complessivo di 31,5 milioni di euro (inclusi i valori stimati di put option ed earn out).
Campari, dividendo a +16,7%
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