Bofrost Italia ha deciso di intensificare il proprio impegno per la sostenibilità ambientale. L’azienda di San Vito al Tagliamento (Pn), la più grande realtà italiana della vendita a domicilio di specialità alimentari surgelate e fresche (un milione di famiglie clienti, 2.800 tra dipendenti e collaboratori e una sessantina di filiali), ha molti progetti in cantiere per centrare l’obiettivo fissato dal gruppo internazionale Bofrost di cui fa parte: raggiungere la neutralità climatica entro il 2035.
“Da tempo la nostra azienda è impegnata a fare la propria parte nel raggiungimento degli obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile”, dichiara l’Ad di Bofrost Italia Gianluca Tesolin. “Oggi rilanciamo con un cambio di passo, dettato dall’ineludibilità delle sfide portate dal cambiamento climatico e dalla volontà di portare alla nostra clientela, sempre più consapevole e attenta all’ambiente, prodotti e servizi in cui la qualità è inscindibile dalla sostenibilità”.
CONSUMI ENERGETICI
La prima area di attenzione di Bofrost riguarda i consumi energetici, la voce più impattante per un’azienda dedicata alla distribuzione di prodotti surgelati e freschi. “Non nascondiamo che per noi il risparmio energetico è una priorità anche economica: la spesa per i consumi elettrici è aumentata del 250% nell’ultimo anno”, sottolinea Tesolin. Già da tempo Bofrost sta investendo sul fotovoltaico: oggi tra sede e filiali sono installati 21 impianti che producono 1,7 milioni di kWh all’anno, pari al 15% del fabbisogno energetico, con risparmio di 1.105 tonnellate all’anno di anidride carbonica.
L’innovazione più importante riguarda la refrigerazione di magazzini e celle: Bofrost ha deciso di passare dalla tecnologia di refrigerazione basata sui gas fluorati agli impianti ad anidride carbonica, un chilo della quale equivale a circa 2,14 tonnellate di altro gas. Una novità in grado di ridurre i consumi di più del 30%. Dopo il polo di San Vito al Tagliamento (15.000 mq tra uffici, magazzini e celle frigorifere dove vengono conservate 7.000 tonnellate di alimenti), che ha vinto il riconoscimento come “Miglior impianto ad anidride carbonica integrato in Europa” nel 2019, Bofrost ha installato altri due impianti di questo tipo nelle filiali di Montirone (Bs) e Pianiga (Ve) ed è in procinto di rinnovare anche la filiale di Erba (Co).
VEICOLI ELETTRICI
Sotto la lente anche i consumi dei veicoli utilizzati per le consegne: oltre a procedere al monitoraggio sistematico di fattori dove piccole percentuali vogliono dire grandi risparmi (analisi delle percorrenze, stili di guida, manutenzioni), Bofrost Italia sta anche valutando di seguire l’esempio di Bofrost Germania, che intende convertire parte della flotta all’elettrico. “Oltre a questo – prosegue l’Ad – gioca un ruolo fondamentale il coinvolgimento delle nostre persone, che sono formate per attuare azioni responsabili dal punto di vista dei consumi: dai giusti comportamenti alla guida dei mezzi, alla manutenzione regolare delle celle automezzi e di filiale per ottenere la massima efficienza, fino agli accorgimenti nell’uso di riscaldamento, climatizzatori e luci negli uffici che possono aiutare a minimizzare gli sprechi”.
LOGISTICA DEL FREDDO
Infine Bofrost, che negli ultimi anni ha ampliato notevolmente la gamma dei prodotti conservati fra 0° e 4°C, ha deciso di riorganizzare la logistica del fresco in un’ottica sostenibile, inaugurando il Progetto HUB che rivoluziona le procedure di stoccaggio, movimentazione e distribuzione dei prodotti da frigorifero. “Siamo partiti nel 2021 con analisi dati e sviluppo IT, testato su 10 filiali startup ed entrato in fase di roll out a luglio di quest’anno”, spiega Tesolin. “La realizzazione di un sistema di hub e l’utilizzo di procedure avanzate per l’analisi dei dati ci permettono di gestire gli stock con un livello di precisione altissimo, non solo per garantire ai nostri clienti la massima rapidità di consegna e freschezza dei prodotti, ma anche per ottimizzare gli spostamenti e ridurre così i chilometri percorsi dai mezzi”.