Patate, tra segmentazione e comunicazione

Primo prodotto per volumi di vendita nel reparto Ortofrutta, seppur in calo rispetto al 2021. In crescita, invece, il giro d’affari (+5,9%). Di bilanci e opportunità della patata se n’è parlato a Marca Fresh, con un convegno dedicato
Patate, tra segmentazione e comunicazione

Dare nuova linfa ai consumi delle patate, rilanciare una categoria che – secondo l’analisi dei dati Nielsen e CSO – nel 2022 evidenzia un trend positivo a valore (+5,9%) ed una contrazione dei volumi di vendita (-2,8%) rispetto all’anno precedente. In occasione di Marca Fresh si è tenuto il convegno specialistico “Focus categoria patate: assortimento, segmentazione e valorizzazione nel nuovo scenario di mercato“, organizzato da SGMarketing.

L’INDAGINE

Le patate valgono il 9,7% dei volumi acquistati nel reparto ortofrutta della distribuzione moderna, mentre se si considerano i soli ortaggi la quota è del 18,4% rappresentando la prima referenza della categoria. Una categoria che è ancora poco differenziata: secondo l’indagine di SGMarketing al consumatore viene comunicato il territorio (30% delle confezioni), il metodo produttivo (18,3%), la specialità (15,8%) e la convenienza (11,7%). C’è poi un 20% di prodotto standard, mentre i prodotti che comunicano la sostenibilità e l’aspetto funzionale sono solo nell’1,7% dei casi.

Silvia Sitta, Consulente senior SGMarketing, ha presentato un’elaborazione dati rilevata dagli store check: 5 le regioni analizzate, 21 insegne differenti e 276 referenze rilevate. Una proposta assortimentale molto varia che risulta logicamente più profonda negli ipermercati con una media di 10 referenze per punto vendita, 7 nei super e 6 nei discount, con una preponderanza importante su tutti i format di prodotto a marca dell’industria (67%).

Analizzando la differenziazione all’interno della categoria notiamo come, se la patata standard indifferenziata rappresenta il 20% dell’offerta, le aree di differenziazione siano numerose e rilevanti: convenienza (primo prezzo), specialità (patate gourmet), valore del territorio, sostenibilità, metodo produttivo e prodotto funzionale (ricco di Iodio, Selenio, etc.). Le indicazioni geografiche tipiche (che rappresentano l’11% tra tutte le referenze) ed il prodotto biologico (8%), sono le due tipologie maggiormente presidiate dalla Marca del distributore insieme al tema della filiera controllata.

PAROLA AI RETAILER 

Gianmarco Guernelli, Responsabile Ortofrutta Conad, ricorda come “la patata è una categoria in crescita, con un 50% di prodotto rappresentato dalla nostra Mdd, dove c’è il mainstream, il segmento premium con Sapori&Dintorni e Sapori&Idee e poi Verso Natura, il bio, che cresce a una velocità doppia rispetto al mainstream. Segmentare è fondamentale e ce lo dice anche la patata al Selenio, che rappresenta un 12% delle vendite”.

Germano Fabiani, Responsabile Reparto Frutta Coop Italia, fa presente come serva spingere su “parametri organolettici premianti, riconoscibilità del territorio, Dop e Igp. Le patate sono vissute come una commodity alimentare e non una proposta premiante, c’è un consumo basic che non riesce ad evolvere: segmentare sulla base della funzione d’uso potrebbe essere una strada da percorrere”.

Vittorio De Santis, Buyer Ortofrutta, Direzione Acquisti Magazzini Gabrielli, vede nel localismo un ruolo fondamentale per la categoria. “Ma il tema dei prodotti del territorio risulta inflazionato da diverse produzioni locali, bisogna trovare un punto di equilibrio con la domanda facendo emergere i prodotti con un effettivo valore per il consumatore”.

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