Lactalis conferma la transizione energetica verso le rinnovabili

Nell’ultimo anno Parmalat e Galbani hanno investito nove milioni di euro nel fotovoltaico
Lactalis conferma la transizione energetica verso le rinnovabili

Lactalis continua a investire in un vasto piano di efficientamento energetico per assicurare un percorso di transizione ecologica e garantire il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità. Nel 2022, lo stabilimento Parmalat a Collecchio (Pr) ha raggiunto un’autosufficienza energetica del 94%, mentre gli impianti Galbani di Corteolona (Pv) e Casale Cremasco (Cr) rispettivamente del 91% e del 93%, con conseguenti benefici anche in termini di riduzione di emissioni di anidride carbonica.

A permettere il miglioramento delle prestazioni sono state tecnologie come i cogeneratori e i trigeneratori, che funzionano attraverso turbine e motori alimentati a gas naturale in grado di garantire un elevato livello di autoproduzione di energia elettrica e parte del fabbisogno di energia termica.

Nel 2022 i siti produttivi Lactalis di Parmalat e Galbani hanno inoltre investito rispettivamente tre e sei milioni di euro nell’installazione di impianti fotovoltaici che permetteranno di raggiungere una produzione di energia pulita pari a 3.516 MWh entro la fine del 2023.

PARMALAT

Negli stabilimenti Parmalat, nel 2022 la produzione lorda di energia elettrica da cogenerazione nell’impianto di Collecchio è stata di oltre 42 milioni di kWh, a cui si aggiungono ulteriori 281 mila kWh tramite fotovoltaico. A Zevio (Vr), la produzione di energia lorda di energia tramite cogeneratore è stata di 13 milioni di kWh, pari a circa l’82% del fabbisogno della fabbrica.

Quanto all’energia solare, gli stabilimenti Parmalat disporranno entro la fine dell’anno di impianti fotovoltaici per una potenza installata totale di oltre 3.800 kWp e raggiungeranno una produzione di energia elettrica pulita di 4milioni kWh.

GALBANI

Per quanto riguarda Galbani, invece, l’autoproduzione di tutti gli stabilimenti ammonta in media all’88%, con impianti di cogenerazione a gas naturale e biogas autoprodotto dalla digestione anaerobica delle acque reflue. In particolare, nell’impianto di Corteolona (Pv), l’autoproduzione di energia elettrica è stata di oltre 54 milioni di kWh, mentre in quello di Casale Cremasco (Cr) l’installazione della terza unità di cogenerazione ha permesso di rendere la fabbrica autosufficiente al 91%.

Negli ultimi anni sono stati effettuati anche ulteriori interventi strutturali – come l’installazione di caldaie ad alta efficienza e la sostituzione delle apparecchiature nei sistemi di refrigerazione presso gli stabilimenti di Corteolona, Certosa e Casale Cremasco – che hanno portato ad un risparmio nel gas naturale con impatti di riduzione delle emissioni e hanno permesso di ridurre i consumi elettrici del 25%.

Infine, a Corteolona gli investimenti nel fotovoltaico, negli impianti a biogas e nelle pompe di calore hanno superato i sette milioni di euro. In questo stesso stabilimento, così come in quelli di Melzo e Casale Cremasco, Lactalis ha investito in totale oltre un milione di euro nei generatori di vapore.

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