Poco più di un anno fa, Nestlé annunciava un investimento da 5 milioni di euro nel fondo italiano di venture capital Eureka! Fund I – Technology Transfer, per supportare lo sviluppo di imballaggi innovativi e rispettosi dell’ambiente. Alcuni giorni fa, l’azienda svizzera ha dichiarato il raggiungimento dell’85% di riciclabilità per i pack in plastica e la riduzione del 14% nell’utilizzo di plastica vergine per i propri imballaggi. Un impegno quindi sia finanziario che operativo nel campo della sostenibilità, anche per il nostro Paese.
ITALIA GUIDA IL CAMBIAMENTO
In Italia infatti, Nestlé ha conseguito traguardi particolarmente significativi: il 97% dei packaging prodotti nel nostro Paese è già riciclabile. Nel dettaglio, l’azienda ha raggiunto il 100% di riciclabilità per il cartone ondulato e il vetro, il 98% per i suoi packaging in carta, il 96% per la plastica rigida, il 92% per l’alluminio, il 77% per la plastica flessibile. Inoltre, in Italia negli ultimi anni il Gruppo sta intensificando gli investimenti per la creazione di iniziative di economia circolare e di sistemi per il riciclo.
SULLA STRADA GIUSTA
“Gli importanti risultati raggiunti finora dimostrano che stiamo percorrendo la strada giusta e ci spingono a lavorare con ancora più convinzione – ha affermato Marta Schiraldi, Safety, health, environment e sustainability Head Gruppo Nestlé Italia –. Se è vero che la riciclabilità degli imballaggi inizia dal design, è innegabile che sia altrettanto importante l’infrastruttura, che consente l’effettivo riciclo del packaging post-consumo e, senza la quale, non è possibile sfruttare al meglio le, seppur elevate, caratteristiche di riciclabilità degli imballaggi. Per questo motivo, stiamo investendo importanti risorse e siglando partnership con istituzioni, enti e altre aziende per la creazione di infrastrutture di riciclo in Italia”.
LE CAPSULE
Il Gruppo sta lavorando infatti per incrementare la raccolta delle capsule esauste di caffè e per supportare il processo di riciclo delle stesse. Proprio con questo fine ha lanciato l’iniziativa ‘Alleanza per il riciclo delle capsule in alluminio’, fondata nel 2021 da Nespresso in partnership con Illycaffè e che da febbraio 2023 si è ulteriormente potenziata con l’ingresso di Starbucks by Nespresso. Grazie a questo accordo i consumatori italiani possono consegnare le capsule esauste in alluminio Starbucks by Nespresso, in aggiunta a quelle di Nespresso e illy, nelle oltre 65 boutique Nespresso, nei 10 illy store e in più di 75 isole ecologiche convenzionate, per un totale di oltre 150 punti di raccolta sul territorio nazionale. Dalla creazione dell’Alleanza (2021) sono state recuperate più di 3mila tonnellate di capsule di caffè. Inoltre, attraverso la partecipazione di Starbucks by Nespresso, il Gruppo punta a gestire le risorse in modo sempre più responsabile lungo tutto il ciclo di vita delle capsule in alluminio ampliando, allo stesso tempo, le possibilità di dare nuova vita alle capsule esauste.
ECONOMIA CIRCOLARE
In questa prospettiva si inserisce anche l’importante iniziativa di economia circolare ‘Da Chicco a Chicco’ di Nespresso. Attraverso questo progetto, l’alluminio che compone le capsule viene destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti (ad esempio penne, biciclette e molto altro). Il caffè, invece, viene conferito a un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost, successivamente utilizzato in una risaia in Italia. Il riso così prodotto viene poi riacquistato da Nespresso e infine donato al Banco Alimentare della Lombardia, del Lazio e del Piemonte.
Parallelamente, l’azienda sta collaborando con realtà esterne per la creazione di un’infrastruttura di raccolta, smistamento e riciclo anche per le capsule di caffè in plastica. Per raggiungere risultati significativi in questo campo nel 2021 Nestlé ha lanciato – in collaborazione con illy, Regione Friuli Venezia Giulia e tre gestori di rifiuti urbani locali – il progetto pilota ‘Recap’, che ha consentito di raccogliere più di 16 tonnellate di capsule di caffè in plastica, e di effettuare test di separabilità con l’obiettivo di realizzare un impianto di separazione e riciclo su scala industriale.
ECODESIGN
In aggiunta, sono numerosi i progetti di ecodesign attivati in Italia dai brand di Nestlé per accelerare la roadmap di sostenibilità del packaging del Gruppo. Nel 2021 Levissima ha lanciato nel nostro Paese la prima bottiglia prodotta con il 100% di R-Pet per la referenza da 1 L e da 75 cl naturali. L’R-Pet è un materiale ottenuto dal recupero del Pet comune, che può essere riciclato innumerevoli volte. Tornando al caffè, sono state recentemente immesse sul mercato le nuove capsule Starbucks by Nespresso, realizzate con l’80% di alluminio riciclato e composte da un foglio di alluminio più sottile, che ha consentito di ridurre del 9,2% la presenza di alluminio nel packaging rispetto alla composizione precedente.
I brand Nidina e NAN hanno adottato coperchi e misurini in plastica prodotti per almeno il 66% da fonti rinnovabili vegetali (canna da zucchero), continuando a garantire la sicurezza e la qualità alimentare del prodotto.
Nel 2021 Smarties ha annunciato il passaggio agli imballaggi in carta riciclabile per le sue principali referenze in tutto il mondo (oltre il 90% della gamma).