Tra le relazioni presentate durante le sessioni scientifiche di “Italia Next DOP – 1° Simposio Scientifico filiere Dop Igp”, vi è stata quella di Luigi Lucini dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza – Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari – sul progetto “Intelligenza artificiale per tutelare origine ed autenticità dell’olio Riviera Ligure Dop”, approfondito nel desk del Consorzio di tutela dell’olio Riviera Ligure allo spazio Agorà della Ricerca.
“Il Simposio ha confermato l’importanza delle produzioni Dop e Igp e dell’attività dei Consorzi di tutela che, in collaborazione con le Università ed i Centri di eccellenza del nostro paese, propongono linee per lo sviluppo e la tutela del nostro patrimonio agroalimentare”, afferma Carlo Siffredi, Presidente Consorzio per la Tutela dell’olio extravergine di oliva Riviera Ligure Dop. “Appare sempre più chiara la necessità di una strategia coordinata per l’intero sistema produttivo di qualità, in grado di affrontare le sfide all’orizzonte come quella della sostenibilità intesa nelle sue tre diverse declinazioni: ambientale, sociale ed economica. Si tratta di elementi portanti delle nostre indicazioni geografiche. Per quanto concerne la sostenibilità, la filiera olivicola della nostra regione legata alla Dop potrà avere un ruolo di primo piano in una gestione condivisa con istituzioni ed aziende di questo percorso”.
Fondazione Qualivita ha chiuso con successo la sua prima iniziativa nazionale per diffondere la ricerca scientifica nelle filiere Dop e Igp ,tenutasi a Roma lo scorso 22 febbraio e organizzata in collaborazione con i soci fondatori Origin Italia, CSQA Certificazioni, Agroqualità, Poligrafico e Zecca dello Stato. Oltre 800 stakeholder del settore agroalimentare di qualità italiano hanno partecipato alle sei sessioni scientifiche e alla presentazione dei 90 progetti di ricerca sulle Dop e Igp italiane nella Agorà della Ricerca IG, selezione del grande patrimonio scientifico agroalimentare sulle indicazioni geografiche che comprende 200 ricerche attive e 18.000 presenze bibliografiche.