Produrre il latte per il Grana Padano Dop conviene agli allevatori. Lo dicono le prime proiezioni sui dividendi delle cooperative del sistema della Dop, che concentrano poco meno del 65% della produzione complessiva. A livello di comprensorio, il Grana Padano rende dal 15 al 20% in più rispetto al valore del latte omogeneo (quello derivato da alimentazione a silomais) che ha altre destinazioni, come i formaggi molli o il latte alimentare. Questa differenza di valorizzazione nel Mantovano raggiunge anche il 20 per cento.
“A Mantova questa differenza è maggiore – sottolinea il Direttore generale del Consorzio, Stefano Berni – perché le nostre cooperative, spesso fanno solo quello. Non è così altrove: nel Cremonese, per esempio, le cooperative producono anche altri formaggi meno redditizi”. Una differenza del 20%, per una stalla media che produce 15.000 quintali di latte all’anno, un introito aggiuntivo (a 12 centesimi in più al litro) di 180.000 euro.
“Un’enormità”, commenta Berni, che sottolinea come le stalle del Grana Padano, anche per questo, si siano salvate nonostante la bufera dei costi. Il 2022 è stato un anno di incrementi notevoli, ma i prezzi li hanno compensati. “In 20 anni – afferma il Dg – la valorizzazione aggiuntiva è stata, mediamente, del 10 per cento. Il 2022 è stato un anno eccezionale e sarà uno degli anni da ricordare”.