Dopo un lungo e attento lavoro di studi di ricerca, progettazione, valutazioni e approfondimenti, il Pastificio Garofalo presenta il nuovo packaging composto per il 30% da plastica riciclata, ottenuta dal riciclo chimico dei rifiuti da imballaggi plastici. L’azienda è la prima nel settore pastaio a utilizzare la plastica riciclata ottenuta dal riciclo chimico, che permette di ottenere l’olio di pirolisi dalla decomposizione dei polimeri che compongono i tradizionali rifiuti da imballaggi in plastica, convertendoli nella materia prima utilizzabile per produrre nuovamente plastica, equivalente ad un materiale vergine. Un processo diverso da quello meccanico finora utilizzato, che apre possibilità di riciclo inedite per frazioni di rifiuti ad oggi difficili da riciclare come la plastica da raccolta domestica.
SI PARTE CON CINQUE FORMATI
Si tratta di una lavorazione al momento ancora costosa e di un materiale di ancora limitata disponibilità. Un progetto che il pastificio di Gragnano ha scelto di sostenere in virtù dei benefici che ne derivano, tra cui la riduzione dell’utilizzo di risorse fossili attraverso il riutilizzo di materiali già in circolazione, perseguendo così alcuni degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
L’innovazione è inizialmente prevista per cinque formati di Pasta Garofalo: da marzo Spaghetti, Penne ziti Rigate, Fusilli, Farfalle, Elicoidali sono disponibili sugli scaffali della gdo italiana. L’obiettivo è di estendere il nuovo pack ad altri prodotti della linea e aumentare di anno in anno la percentuale di materiale plastico riciclato. La trasparenza del packaging, che lascia spazio alla pasta di mostrarsi in tutte le sue naturali imperfezioni, si riconferma come elemento caratterizzante del brand. Un’etichetta narrante avrà un ruolo da protagonista e riporterà in modo chiaro i pillar alla base del progetto: Packaging ad Impatto Zero e con il 30% di plastica riciclata.
INNAMÒRATI DEL PIANETA
Oltre ad aver introdotto l’utilizzo della plastica riciclata per alcuni formati, Garofalo ha aderito al progetto “Impatto Zero” di LifeGate, fondato su tre principi: calcolare, ridurre, compensare. L’iniziativa contribuirà a compensare le emissioni di CO2 generate dalla fabbricazione e commercializzazione del packaging primario dei prodotti a marchio Garofalo destinati al mercato italiano per l’equivalente di oltre 750 tonnellate di polipropilene e 120 milioni di pezzi da luglio 2022 alla fine del 2023.
‘Innamòrati del pianeta’ è il claim del nuovo progetto che racconta l’impegno di Pasta Garofalo e che dà il nome al sito dedicato www.innamoratidelpianeta.it, direttamente accessibile anche dal Qr-code posto sui pack. Una chiara e forte esortazione ai consumatori a essere parte attiva nella salvaguardia della nostra Terra. Garofalo si fa quindi promotrice di suggerimenti “educational” con lo scopo di sensibilizzare i consumatori verso un comportamento quotidiano sempre più sostenibile.