Trimestrale positiva per Nestlé, che ottiene risultati superiori alle attese, anche se non troppo brillante per Nespresso, che nei primi tre mesi di quest’anno ha subito un calo delle vendite dovuto soprattutto al normalizzarsi delle condizioni di mercato, dopo la forte crescita favorita dalla pandemia.
LE PERFORMANCE DI MERCATO
Il fatturato del colosso svizzero al 31 marzo scorso ha raggiunto i 23,47 miliardi di franchi svizzeri (23,98 miliardi di euro), con un incremento del +5,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il consensus degli analisti – diffuso dalla stessa Nestlé – prevedeva 23,27 miliardi. La crescita organica (che misura le vendite escludendo effetti valutari, fusioni e acquisizioni) è stata del +9,3%, grazie ad “adeguamenti di prezzo per il 9,8%, che riflettono il forte aumento dell’inflazione a livello di costi”, si legge nella nota diffusa dalla multinazionale. In lieve calo i volumi di vendita (-0,5%).
LE VENDITE PER AREA
La crescita è distribuita in tutte le aree geografiche e le merceologie. Nei mercati sviluppati la crescita organica è stata pari al +8,6%, trainata dagli aumenti di prezzo. Nei mercati emergenti ha raggiunto il +10,3% ed è stata resa possibile nono solo dai rincari ma anche dai volumi in crescita.
Il Nord America ha dato la spinta maggiore alle vendite registrando oltre 6,4 miliardi di Euro (+11,6% anno su anno), e l’Europa è al secondo posto con oltre 4,9 miliardi (+9,7%). Asia-Oceania-Africa raggiungono i 4,7 miliardi (+10,4%), l’America Latina i tre miliardi (+12,8%), e la Cina, con 1,3 miliardi, sale del +3,1 per cento.
I BRAND
Guardando alle merceologie, la performance più brillante la registra Purina PetCare, con tassi di crescita in doppia cifra. Il caffè cresce in cifra singola alta, con sviluppi positivi per Nescafé, Starbucks e (in parte) Nespresso. Le acque registrano una crescita in cifra singola bassa, trainate soprattutto da San Pellegrino.