Ormai da qualche anno, il comparto dell’olio sta vivendo un periodo di crisi della produzione che rischia di diventare strutturale. Assitol riporta infatti dati di performance in calo in tutti i principali paesi produttori a livello mondiale, compresa l’Italia.
Anche le condizioni metereologiche caratterizzate da piogge scarse negli ultimi mesi, se non addirittura assenti, incidono negativamente sulla produttività olivicola. Ci sono infatti forti preoccupazioni per la resa della prossima campagna.
Assitol, Associazione italiana industria olearia, per sostenere e difendere il valore del prodotto e degli lavoro degli operatori del comparto, ha attivato un duplice fronte di azione. Da un lato, ha aperto un canale di dialogo con le istituzioni politiche, volto a proporre e incentivare progetti che possano arginare e porre rimedio alle problematiche ambientali e strutturali dell’olivicoltura. Dall’altro, l’associazione ha richiesto un confronto con gli operatori della grande distribuzione per una maggiore collaborazione sulle attività di pricing. Occorre utilizzare in modo oculato la leva prezzo sull’olio in modo tale da garantire il “giusto prezzo” che possa remunerare adeguatamente i player della filiera a monte e che valorizzi il prodotto finale rispetto alla percezione del consumatore finale.