A fine gennaio, è stata creata una task force da Coldiretti in un vertice a Mantova per salvare gli oltre 5mila allevamenti di suini in Italia che rischiano di essere decimati da prezzi bassi che non coprono i costi, forti importazioni dall’estero, mancata valorizzazione del prodotto nazionale e utilizzo di carni straniere per fare salumi e prosciutti venduti poi come made in Italy al posto di quelli nostrani.
“Benché – spiega Coldiretti Lombardia – la Ue abbia appena approvato per le aziende di trasformazione i contributi per l’ammasso delle carni agli allevatori, non è stato riconosciuto neppure un centesimo in più durante le ultime contrattazioni. Una situazione ormai insostenibile”.
L’unità di crisi costituita a Mantova ha il compito quindi di preparare un piano d’emergenza che prevederà, fra le altre cose, accordi di sospensione delle rate bancarie per un anno per gli allevamenti che si sono indebitati per portare avanti l’attività, la produzione di maiali leggeri e la concentrazione dell’offerta tramite associazioni di imprese.
Unità di crisi per la filiera salumi
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