La forte richiesta di proposte salutistiche e light spinge Salumificio Fratelli Riva a incrementare la produzione di affettati della linea avicola, come pollo e tacchino di alta qualità. L’azienda di Molteno (Lecco), del resto, ha chiuso il 2022 con un fatturato in salita a 105 milioni di euro e un aumento a circa 16,2 milioni di chili di salumi prodotti e distribuiti. La quota maggiore dei ricavi è ancora rappresentata dal prosciutto cotto, ma è in decisa crescita (+20%) anche il comparto delle carni bianche di pollo e tacchino.
Proprio per quest’ultimo settore sono già stati avviati e programmati i maggiori investimenti. In agenda c’è l’ampliamento del sito produttivo di Molteno. Agli attuali 25mila metri quadrati saranno aggiunti altri 12mila specificatamente dedicati alla produzione degli affettati di alta qualità a base di carni cotte di pollo e di tacchino. Attualmente la linea degli avicoli include l’arrosto Gran Petto di pollo e tacchino, nei formati intero e affettato. Sono realizzati con una lavorazione attenta della migliore carne e l’aggiunta di spezie e aromi delicati. Una proposta che si contraddistingue anche per l’assenza di glutine, glutammato aggiunto e derivati del latte.
GLI OBIETTIVI
“L’ottimo riscontro che abbiamo ottenuto con la nuova proposta di prodotti della linea avicola – spiega Giuseppe Riva, Amministratore delegato Salumificio Fratelli Riva – ci ha spinto alla creazione di nuovi flussi dedicati. L’obiettivo è rafforzare la linea di affettati a base pollo e tacchino per migliorare la qualità. E riconfermare la nostra presenza sul mercato con prodotti competitivi sia a livello di prodotto che di prezzo proposto”.
IL RESTYLING DEGLI STABILIMENTI
“Abbiamo effettuato – aggiunge Riva – investimenti per quattro milioni di euro che porteranno all’ampliamento e al rinnovamento dei nostri stabilimenti e della capacità produttiva. Una crescita dettata proprio dalla linea light e salutistica a base di carni avicole. Questi prodotti performano al ritmo del +20%, e che contiamo di far arrivare in breve tempo a una quota del 15-20% del fatturato”.