Continua l’impegno di Gruppo Barilla per la sostenibilità. Nel segno della sua purpose ‘La gioia del cibo per una vita migliore’, anche nel 2022 il Gruppo di Parma ha continuato a investire per migliorare i suoi prodotti, innovare e ridurre l’impatto dei processi produttivi in termini di emissioni di CO2eq, energia e consumi idrici, promuovere filiere sostenibili e progettare gli imballi affinché possano essere riciclati.
“Agricoltura, sistemi di coltivazione, trasformazione della materia prima in prodotto finito, confezionamento, distribuzione e consumo hanno avuto nel tempo un’evoluzione per rispondere alla nostra richiesta, sempre più pressante, di avere dei prodotti che soddisfacessero l’emozione del gusto, della nutrizione, della salute, integrati con la capacità di rigenerare le risorse del pianeta – afferma Paolo Barilla, Vicepresidente Gruppo Barilla –. È dal 1877 che il nostro lavoro viene alimentato dalla voglia di superarsi arrivando ai giorni nostri con lo stesso spirito dei fondatori. Questa è l’unica certezza che abbiamo davanti: tanta passione e ancora tanto lavoro”.
‘FROM FIELD TO FORK’ SECONDO BARILLA
L’azienda sceglie le proprie materie prime strategiche – grano duro, grano tenero, segale, pomodoro, basilico, cacao e olii vegetali – privilegiando le colture responsabili (67% del totale). Sono oltre 9 mila le aziende coinvolte in progetti di agricoltura sostenibile, che garantiscono a Barilla la qualità delle materie prime acquistate e agli agricoltori di pianificare il lavoro con maggior sicurezza. Merito dei quattro disciplinari per la coltivazione sostenibile di grano duro – Decalogo per la Coltivazione Sostenibile del Grano Duro di Qualità; di grano tenero – Carta del Mulino e Carta di Harrys; e di Basilico – Carta del Basilico, che garantisce sostenibilità sociale e ambientale, per una filiera italiana e certificata Iscc Plus. Per quel che riguarda il grano duro, ingrediente chiave di tutte le marche di pasta del Gruppo, il 93% viene acquistato dal mercato locale e il 47% mediante contratti di coltivazione.
PASSI AVANTI PER EFFICIENZA IDRICA ED ELETTRICA
Dal 2010 sono calate ben del -32% le emissioni di gas a effetto serra e del -24% (con un miglioramento di 6 punti percentuali rispetto all’anno scorso) i consumi idrici per tonnellata prodotto finito. Stimando una produzione pari a quella attuale, ma impiegando le linee produttive di tredici anni fa, la differenza in termini di efficienza energetica sarebbe di 132 milioni di kg di CO2eq e 740mila m3 di acqua.
Inoltre, i prodotti core del brand Mulino Bianco vengono realizzati da sola energia green, prodotta da fonti rinnovabili come acqua, sole e vento. Mentre nei pastifici di Parma, Marcianise (Ce) e Muggia (Ts) sono in funzione impianti di trigenerazione, che consentono l’autoproduzione di energia elettrica.
BUONI PER L’AMBIENTE E PER LE PERSONE
Un packaging meno impattante per l’ambiente. In Italia e nel mondo il 100% delle confezioni di pasta, sughi, pesti, pani, biscotti e merende del Gruppo Barilla è disegnato per il riciclo e utilizza esclusivamente carta e cartone provenienti da foreste gestite in modo responsabile.
Ma i prodotti Barilla non sono buoni solo per il Pianeta. Dal 2010 Barilla ha realizzato quasi 500 riformulazioni nutrizionali, riducendo il contenuto di grassi, grassi saturi, sale e zucchero o incrementando il contenuto di fibre. Nel 2022 l’azienda ha immesso sul mercato 40 nuovi prodotti frutto del proprio know how e capaci di intercettare le ultime tendenze: a scaffale hanno così fatto capolino prodotti senza zuccheri aggiunti, ricchi di fibra, integrali, con legumi o frutta secca o monoporzionati. Ed è di poche settimane fa il lancio in Italia del nuovo Pesto Barilla ‘Basilico e Limone’, dal vasetto 100% riciclabile con basilico da agricoltura sostenibile, limone e Parmigiano Reggiano Dop.
LA COMUNITÀ AL CENTRO
Il Gruppo Barilla ha confermato il suo impegno concreto verso le comunità attivando una serie di iniziative solidali nei diversi paesi in cui opera, per un totale di 2,2 milioni di euro. Senza contare il milione devoluto all’Emilia-Romagna nel 2023 e le circa 3.200 tonnellate di prodotti donati per favorire l’accesso al cibo a un numero crescente di persone, valorizzare l’inclusione e supportare lo sviluppo dei territori.
NUOVI INVESTIMENTI PER CRESCERE
Un miliardo di euro di investimenti (di cui la metà in Italia) per migliorare i processi di qualità e sicurezza dei prodotti, rinnovare gli asset industriali, adottare nuove tecnologie di Industry 4.0, potenziare le infrastrutture IT, aumentare la capacità produttiva a livello globale e l’innovazione dei prodotti e nei mercati. Questo quanto delineato nel piano strategico, varato da Barilla per i prossimi cinque anni.
Una manovra che si concretizza anche grazie ai numeri conseguiti nel 2022, che confermano la crescita: il fatturato del Gruppo è stato pari a 4.663 milioni di euro che, al netto dell’effetto iper-inflattivo della Turchia, si è attestato a 4.647 milioni di euro, con un incremento del +18% rispetto al 2021 (+16% senza l’effetto di cambio). 230 milioni di euro (il 4,9% del fatturato) sono stati destinati all’innovazione dei prodotti, al miglioramento dell’efficienza e all’aumento della capacità produttiva. L’Ebidta margin è in riduzione rispetto all’esercizio precedente ed è passato dal 13% al 10 per cento.
“Questo report racconta di noi, dei nostri prodotti, delle nostre persone e del nostro modo di fare impresa – conclude Gianluca Di Tondo, Amministratore delegato Gruppo Barilla –. Se vogliamo dare un futuro al nostro pianeta e a tutti noi dobbiamo fare la nostra parte. La nostra azienda ha intrapreso questa strada tanti anni fa, per piccoli passi che però nel tempo ci hanno aiutato a ottenere grandi risultati”.