È al via un accordo volontario tra illycaffè e ministero dell’Ambiente per l’analisi, la riduzione e la neutralizzazione dell’impatto sul clima del settore caffè. Lo hanno annunciato a Trieste Andrea Illy, presidente e amministratore delegato illycaffè e Corrado Clini, ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
L’iniziativa rientra in un programma articolato messo a punto dall’azienda triestina, basato sugli obiettivi del pacchetto clima-energia fissati dalla Ue per il 2020: ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili.
Obiettivo del programma è la definizione di un sistema di gestione delle emissioni di carbonio che possa fungere da modello per tutte le industrie del settore caffè.
Il percorso definito insieme al ministero prevede quattro passaggi:
– la messa a punto della metodologia di calcolo dell’impronta di carbonio, secondo protocolli riconosciuti a livello internazionale;
– l’individuazione degli interventi finalizzati alla riduzione delle emissioni di carbonio;
– la definizione di un sistema di gestione delle emissioni, per il settore caffè, mirato alla riduzione della carbon footprint;
– la valutazione delle restanti emissioni e individuazione delle possibili azioni per la loro neutralizzazione.
L’iniziativa sarà illustrata dal ministro Clini e da Andrea Illy anche il 18 giugno a Rio de Janeiro, in occasione di RIO +20.
Quest’accordo rientra nel programma messo a punto dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sperimentare su vasta scala e ottimizzare le differenti metodologie di misurazione degli impatti ambientali dei prodotti e servizi, tenendo conto delle caratteristiche dei diversi settori economici, al fine di poterle armonizzare e renderle replicabili.
“L’adesione di illy al progetto carbon footprint rappresenta un ulteriore segnale dell’attenzione che il Sistema Italia, attraverso i protagonisti del mondo dell’impresa, sta assegnando alla sostenibilità dei processi produttivi – afferma Clini -. Valutare il ‘peso’ ambientale delle attività economiche per attivare le migliori pratiche delle migliori tecnologie per ridurne l’impatto, rappresenta anche un potente strumento di competitività a livello nazionale e internazionale in un momento in cui il mercato e il pubblico premiano chi sceglie la sostenibilità come essenziale driver delle proprie produzioni”.
“Siamo orgogliosi che illycaffè sia stata scelta per fare parte di questo progetto: si tratta di un’importante opportunità per il comparto del caffè nella direzione di una produzione sostenibile – dichiara Andrea Illy, presidente e amministratore delegato di illycaffè –. Quest’accordo è una tappa fondamentale lungo un percorso che viene da molto lontano e che lo scorso anno ci ha portati a ottenere la certificazione responsible supply chain process di Dnv Business Assurance e alla recente messa a punto di due nuovi impianti che utilizzano energie rinnovabili”.
Gli impegni volontari delle imprese, come quello siglato da illycaffè, per la riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra stanno assumendo un ruolo sempre più significativo per il rafforzamento delle azioni previste dalle norme e dalle politiche governative nell’ambito del protocollo di Kyoto e del pacchetto clima-energia adottato dal Consiglio dell’Unione europea nel 2008.
Caffè, eco-intesa tra illy e ministero Ambiente
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