Bofrost ha da poco rinnovato fino al 2027 il contratto aziendale integrativo per oltre 1.800 dipendenti; nello specifico coloro che svolgono attività commerciale occupandosi della vendita a domicilio e di quella telefonica.
Per i premi di risultato individuali dei lavoratori delle oltre 60 filiali in tutta Italia – gli addetti al call center e i venditori che, a bordo dei loro mezzi refrigerati, raggiungono a casa ogni giorno oltre un milione di famiglie italiane – Bofrost ha concordato lo stanziamento di oltre sei milioni di euro complessivi.
FOCUS SUL WELFARE
In più, altri tre milioni sono stati destinati a finanziare forme di welfare aziendale, mentre l’azienda ha potenziato una serie di iniziative volte alla tutela dei diritti, delle pari opportunità e del benessere sul posto di lavoro, con un impegno particolare per le politiche di genere. Fra le misure adottate, c’è anche l’introduzione del part-time verticale allo scopo di favorire la conciliazione vita-lavoro; e quindi di rendere l’attività della vendita sempre più aperta e inclusiva, specialmente per le donne. Inoltre, l’azienda ha ampliato quanto previsto dalla legge per il contrasto alle molestie e alla violenza sul lavoro, per i diritti sociali e per tutele aggiuntive rispetto a quelle previste dal contratto nazionale.
Entro l’estate prenderà avvio una ricerca congiunta tra Bofrost il Dipartimento di Scienze economiche, aziendali, matematiche e statistiche dell’Università degli Studi di Trieste allo scopo di indagare il livello di soddisfazione della forza vendita.
IL CONTO ECONOMICO DEL 2022
Bofrost Italia ha chiuso il bilancio 2022 a quota 297 milioni di euro di fatturato. L’azienda è presente in tutta Italia e punta a crescere ancora, con un piano di inserimenti di oltre 90 unità su tutto il territorio nazionale. Il cuore della sua strategia commerciale è la vendita a domicilio, basata sulla relazione diretta con la clientela e su di un catalogo con oltre 460 specialità surgelate e fresche.