I vertici, gli associati, i dipendenti e gli allevatori della filiera del Grana Padano Dop festeggiano il conferimento al Presidente del Consorzio di tutela, Renato Zaghini (nella foto), dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, deciso dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“È un riconoscimento alle grandi capacità imprenditoriali e alle profonde qualità umane del presidente Zaghini, che da anni è ai vertici del Consorzio che tutela e valorizza il prodotto Dop più consumato nel mondo”, ha commentato il Dg del Consorzio, Stefano Berni. “Renato Zaghini ha assunto la presidenza in uno dei periodi più difficili non solo per l’economia e il settore agroalimentare, ma per l’intera umanità scossa da epidemie e conflitti. E sta guidando la filiera con la determinazione, la lungimiranza e l’amore per i valori della sua terra e della sua patria, elementi essenziali per il conferimento dell’onorificenza che gli è stata concessa”.
Renato Zaghini è stato eletto Presidente del Consorzio tutela Grana Padano il 2 luglio del 2020 dal Cda, nel pieno della pandemia, una delle emergenze globali più gravi degli ultimi decenni, seguita dalla guerra in Ucraina. Crisi che Zaghini affronta con i principi che lo hanno sempre ispirato: “Rispetto di regole e statuti, ma anche dialogo e buon senso tengono unite le persone anche nelle situazioni più difficili”.
IL CURRICULUM
Sessantasette anni, sposato, ha due figli che ora guidano l’azienda di famiglia, un allevamento di medie dimensioni di vacche da latte a Bagnolo San Vito, in provincia di Mantova.
La vita di Zaghini si è presto divisa tra l’azienda zootecnica ed il Caseificio Europeo, dove il padre lavorava come operaio. Conseguito il diploma da perito agrario, si è dedicato subito all’allevamento insieme al nonno e ad uno zio morto giovanissimo. Ha trasmesso ai figli questa passione per la campagna di cui va orgoglioso, guidando così l’azienda alla quarta generazione.
L’impegno in Coldiretti, insieme a quello nell’attività cooperativistica, lo ha visto eletto nel 1997 alla presidenza del Caseificio Europeo in uno dei momenti più delicati della gestione delle quote latte in Europa. In quegli anni lavorò intensamente per trovare intese che conciliassero il rispetto della legalità con la tutela delle aziende zootecniche.
Il suo impegno è stato particolarmente apprezzato all’interno della filiera del Grana Padano, tanto che i soci del Consorzio di tutela lo elessero nel Cda dove per 17 anni ha svolto il ruolo di tesoriere nel vertice consortile, prima dell’elezione alla massima carica tre anni fa.