Secondo i dati del WPTC-World Processing Tomato Council, pubblicati il 1 settembre, nel Sud Italia, al 20 agosto risultano processate 1,2 milioni di tonnellate di pomodoro, il 41% delle quantità contrattate. Al 1 settembre (data della pubblicazione dei dati da parte del WPTC) la percentuale stimata è di circa il 50 per cento. La qualità del pomodoro risulta essere molto buono, anche se il grado brix è medio. Nelle prossime settimane si potranno valutare, poi, gli effetti delle piogge che hanno colpito, in particolare, Toscana, Lazio, Campania e Basilicata.
In Italia, nel Bacino Nord, al 23 agosto risultano consegnate il 45% circa delle quantità contrattate, con un grado brix del pomodoro pari a 4,97. Le previsioni di raccolto, però, si riducono a causa delle rese inferiori alle attese soprattutto nella parte orientale della regione (Ferrara, Ravenna). Poiché le rese complessive lungo la Penisola sono state un po’ più basse del previsto, la previsione globale del raccolto per l’Italia è stata rivista al ribasso da 5,6 a 5,5 milioni di tonnellate. Sul risultato finale inciderà molto il meteo di settembre.
GLI AGGIORNAMENTI PER GLI ALTRI PAESI AMITOM
Se in Italia il raccolto è previsto al ribasso, cosa succede negli altri paesi Amitom? In Francia, finora sono state lavorate circa 80.000 tonnellate, il 50% delle previsioni. Il grado brix è di circa 5, la qualità e le rese sono buone. Se le condizioni metereologiche di settembre saranno positive, Oltralpe si dovrebbero raggiungere le 160.000 tonnellate previste.
In Grecia il clima è favorevole al raccolto: le rese in campo sono molto buone e il grado brix è pari 5. Nel sud è stato lavorato già il 75% delle previsioni. Complessivamente, in tutto il paese sono state lavorate il 65% delle quantità previste (440.000 tonnellate).
In Portogallo il raccolto è stato regolare. Al momento ha raggiunto il 67% del previso e si ipotizza un possibile superamento delle previsioni. Ci sono, tuttavia, alcune preoccupazioni per i trapianti tardivi a causa delle infestazioni di insetti che potrebbero influenzare il raccolto e ridurre ulteriormente le rese, che sono già state inferiori. Al momento, comunque, le previsioni restano invariate (1,5 milioni di tonnellate).
In Spagna la raccolta sta giungendo al termine in Andalusia. In Estremadura il raccolto è al 65% circa delle aspettative. La recente ondata di caldo, con temperature superiori ai 40 °C per alcuni giorni, ha avuto qualche effetto sulle rese, che sono un po’ più basse del previsto, ma anche qui le previsioni restano invariate (2,6 milioni di tonnellate).
In Turchia, invece, il raccolto è in ritardo: è stato raccolto solo il 45% del pomodoro previsto. Anche se le condizioni meteorologiche degli ultimi 10-15 giorni di raccolta preoccupano, dal momento che il raccolto è molto tardivo, le previsioni sono invariate (2,5 milioni di tonnellate).
L’ANDAMENTO IN CALIFORNIA E CINA
Le stime di raccolta restano invariate per i primi due trasformatori al mondo: California e Cina. In California, a settembre si stimano 5.508.802 tonnellate di pomodoro lavorato, ovvero il 40-45% del raccolto previsto. Anche in questo caso il numero di tonnellate dipenderà molto dalle condizioni meteorologiche e di raccolta di settembre e ottobre. Per la Cina non sono previsti cambiamenti: si conferma la stima di 7,3 milioni di tonnellate.