Si è tenuto il 9 settembre scorso, nello storico stabilimento di Crema di Csm Ingredients, l’evento di celebrazione dei cento anni della fabbrica – sede operativa del gruppo in Italia, oltre che sito all’avanguardia nella produzione di margarina, panne vegetali e prodotti da forno surgelati.
“Festeggiare i cento anni di una delle fabbriche più importanti del nostro gruppo a livello europeo è un’enorme soddisfazione – ha spiegato Aldo Uva, Ceo Csm Ingredients –. Questo centenario a Crema è particolarmente significativo per noi, non solo perché si tratta di un grande riconoscimento di quanto realizzato fino ad ora grazie all’impegno continuo dei lavoratori e al legame con la comunità locale, ma anche perché costituisce un nuovo, entusiasmante giro di boa. In Csm Ingredients, infatti, crediamo che ogni traguardo raggiunto rappresenti un punto di partenza per fare ancora di più e ancora meglio. Proprio per questo abbiamo scelto di inaugurare nel giorno del centenario la nuova linea di produzione della margarina, un ingrediente chiave particolarmente apprezzato dall’industria alimentare; sia per le sue prestazioni sia per la maggiore sostenibilità rispetto alle alternative di origine animale. La nostra volontà, infatti, è investire in tecnologie e prodotti per continuare ad avere ricadute economiche e sociali importanti nei territori dove operiamo e, soprattutto, per tracciare un percorso sempre più sostenibile per il futuro di tutto il comparto alimentare”.
LO STABILIMENTO
Fondato nel 1923 come margarinificio ed oleificio, lo stabilimento di Crema si sviluppa oggi su una superficie complessiva di 32.600 mq ed è organizzato in tre reparti produttivi, i cui prodotti sono indirizzati sia al canale artigiani – soprattutto panettieri e pasticceri, dove Csm Ingredients si attesta come leader grazie ai suoi marchi storici e riconoscibili – sia al canale industriale. Il reparto ndc (non dairy creams) produce fino a 16.000 tonnellate annue di panne con 27 ricette differenti (dolci e non dolci, da montare e non), destinate alle varie esigenze del mercato e distribuite in più formati.
La divisione grassi e oli, fulcro delle attività della fabbrica, è dedicata invece alla produzione di margarine e mélange ottenute grazie a numerose ricette e diverse combinazioni adatte alle necessità dei singoli clienti e altamente personalizzabili. Lo stoccaggio delle materie prime del reparto è garantito da 29 tank mantenuti in atmosfera controllata, che consentono di gestire 40 tipi di oli con una capacità fino a 1.300 tonnellate. Il terzo reparto produttivo è destinato a prodotti da forno frozen a base di pasta sfoglia, come croissant, salatini e pizzette.
Oltre all’area produttiva, all’interno del sito sono presenti un product development center dedicato alla ricerca e allo sviluppo di nuove ricette e prodotti, e un centro applicativo dove l’azienda svolge test di prodotto, iniziative di formazione, presentazioni e webinar. Nel sito di Crema vengono impiegate in tutto 187 persone.
LA NUOVA LINEA DI PRODUZIONE
La nuova linea di produzione della margarina è stata realizzata per rispondere all’incremento della domanda da parte del mercato, soprattutto estero, a cui è indirizzato più del 20% dei prodotti, e resa possibile grazie a un investimento di Csm Ingredients che si aggira intorno ai due milioni di euro. Grazie alla nuova linea, che si va ad aggiungere a quelle già in funzione, la capacità produttiva arriverà a 70.000 tonnellate annue, distribuite in numerosi formati: dal panetto da 500 g fino al blocco da 20 kg, con le varianti per rispondere alle esigenze del mercato e del singolo cliente.
Gran parte dei prodotti della fabbrica sono realizzati a partire da ingredienti di origine vegetale. Nello specifico, la margarina viene prodotta con oli, ottenuti dalla semplice pressatura di semi e frutti, con l’aggiunta di altri ingredienti. Oltre a garantire un’ottima prestazione in lavorazione e ad assicurare un’altissima qualità del prodotto finito a livello di sapore, colore e struttura, la margarina risulta più sostenibile delle alternative animali come il burro, con una carbon footprint tre volte inferiore e il 50% in meno di suolo richiesto per la produzione.