Eataly apre a Roma

Eataly apre a Roma

Apre Eataly a Roma: 17.000 mq di superficie totale, 23 luoghi di ristoro, 40 aree didattiche, 14.000 prodotti in vendita, 500 persone assunte.
In occasione dell’inaugurazione ufficiale, oltre all’intervista concessa a foodweb.it da Oscar Farinetti, presidente di Eataly (per la convention del gruppo Sigma), proponiamo un abstract dell’intervista di Maria Cristina Alfieri a Farinetti stesso con le linee guida del progetto (pubblicata per intero sul numero di giugno di GreenBusiness, con le foto di PierMichele Borraccia)
Chi ha scelto la location di Roma?
L’ho scelta io. Ho raccontato al sindaco Gianni Alemanno la mia voglia di fare un grande Eataly a Roma, in uno spazio importante. E lui, con grande lungimiranza, ha capito al volo che questa apertura avrebbe creato valore per tutti. Così, in compagnia di un assessore, ho iniziato a visionare le strutture che si prestavano a una riqualificazione commerciale e la mia scelta è caduta su questa opera di straordinaria bellezza, ma completamente degradata, progettata dal grande Julio Lafuente, ultimo architetto del postmoderno. Eataly ha ridato vita alle sue monumentali facciate, facendo attenzione a recuperarne l’aspetto originale, mentre all’interno abbiamo realizzato quattro piani in modo da rendere l’edificio adatto a svolgere la sua funzione commerciale.
Avete dedicato questa sede alla ‘bellezza’: perché?
Come saprai ogni Eataly è dedicato a un concetto filosofico: quello di New York è dedicato al dubbio (che è più sano di qualsiasi certezza), quello di Genova al coraggio e al mare, quello di Torino all’armonia, Bologna alla cultura. Questa volta volevamo celebrare il bello nelle sue molteplici declinazioni: nell’agroalimentare, nell’arte, nella musica e nell’ironia.
Ci siete riusciti?
Pensiamo di sì. Per quanto riguarda la bellezza dell’agroalimentare, la celebriamo mettendo insieme i migliori prodotti e operatori per ogni area geografica: solo per fare qualche esempio, per i panini abbiamo coinvolto Alessandro Frassica di Ino a Firenze, per il caffè illy a Trieste, per il cioccolato Venchi del Piemonte, per la pasta Gragnano e così via. Marchi e protagonisti eccellenti che esprimono il meglio della nostra italianità. E poi faremo impazzire i visitatori mettendo in scena questa bellezza in veri e propri spettacoli di show cooking.
Per esempio?
Per esempio i nostri ospiti vedranno produrre la birra nel nostro birrificio interno, poi faremo a vista il pane e la pasta fresca. Tosteremo il caffè, apriremo due orti didattici, Venchi farà la crema di cioccolato sotto gli occhi dei visitatori, lavoreremo in diretta pesce e carne. Poi ci sarà il mozzarella show di Roberto Battaglia: ci tengo a dire che la sua mozzarella è due volte buona, sia perché fatta divinamente, sia perché lui, nel suo paese, ha avuto il coraggio di denunciare gli uomini della camorra e di farli mettere tutti in galera.
(foto di Piermichele Borraccia)

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