Carrefour, primo Report di sostenibilità in veste di società benefit

L'insegna punta a essere sempre più leader della distribuzione responsabile e datore di lavoro inclusivo: il primo Report di Sostenibilità pubblicato dopo la conversione a società benefit dell’azienda dimostra che la strada intrapresa è quella giusta
Carrefour, primo Report di sostenibilità in veste di società benefit

Uno degli obiettivi prioritari di Carrefour ricade sotto l’espressione “Transizione alimentare per tutti” e il Report di Sostenibilità 2022 appena pubblicato rivela risultati che confermano la validità del percorso intrapreso dalla società benefit. “La possibilità di monitorare e misurare in modo puntuale la nostra performance di sostenibilità – dichiara Christophe Rabatel, Ceo Carrefour Italia – ci permette di dare concretezza agli impegni presi attraverso la realizzazione di progetti specifici con i fornitori, la riduzione delle emissioni di CO2, e la lotta contro lo spreco alimentare”. 

“Il 2022 è stato infatti per noi un anno di importanti progressi – prosegue il manager –, con la firma del primo Patto per la Transizione Alimentare dedicato ai nostri fornitori e la conclusione del Piano Strategico 2018-2022 del Gruppo Carrefour, già fortemente orientato alla sostenibilità con il programma Act for Food. L’avvio del nuovo Piano Strategico 2023-2026, che attribuisce alla sostenibilità un ruolo ancor più centrale per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, vede oggi una crescente focalizzazione sui prodotti certificati sostenibili, su un modello di distribuzione responsabile attento agli impatti ambientali e orientato alla circolarità e sulla piena attuazione dei princìpi di inclusione”.

I PRINCIPALI RISULTATI

La strategia di sostenibilità di Carrefour si basa su quattro pilastri: prodotti, punti vendita, clienti e collaboratori. Per ciascuno di essi il Report di Sostenibilità riporta i principali risultati, a partire dai prodotti: i loro imballaggi sono stati ridotti di 207 tonnellate rispetto al 2019, mentre il 35% del pesce deriva ora da metodi di pesca responsabile (l’obiettivo entro il 2025 è raggiungere il 50%). Biologico e agroecologia sono concetti chiave per Carrefour: sono 1.500 i produttori locali che distano meno di 50 km dal punto vendita di riferimento.

A proposito degli store, prosegue l’impegno per contrastare gli sprechi alimentari, che nel 2022 sono stati ridotti del 36% grazie a iniziative quali la donazione di pasti a enti caritatevoli, la realizzazione di collette alimentari e di progetti di valorizzazione degli articoli invenduti come l’offerta a scaffale di referenze vicine alla data di scadenza o oltre Termine Minimo di Conservazione. Anche le emissioni di CO2 sono diminuite del 41% rispetto al 2019, mentre si ricicla il 71% dei rifiuti, cavalcando verso l’obiettivo 95% di differenziazione fissato per il 2025.

LE PERSONE AL CENTRO

E l’impegno di Carrefour viene premiato dai clienti, tra cui sono in crescita quelli soddisfatti sui temi di sostenibilità promossi dall’azienda; un sondaggio mensile condotto dal retailer rivela che il 68% degli intervistati afferma di mantenere una dieta sana e responsabile anche grazie all’aiuto di Carrefour. Peraltro i tra i clienti ci sono 160 SuperHeroes, degli ambasciatori che, in alcuni store, si impegnano per trasmettere i valori del gruppo, promuovendo i progetti di sostenibilità ambientale e sociale verso i consumatori. A tutto ciò si aggiungono la lotta alla povertà alimentare, il sostegno alle famiglie bisognose, la promozione di una spesa inclusiva e accessibile anche alle persone con disabilità: a queste ultime è dedicato il progetto Quiet Hour (in 16 Ipermercati e 8 supermercati della rete), per facilitare il momento della spesa a persone con disturbi dello spettro autistico.

Infine l’insegna punta sulla parità di genere tra i suoi dipendenti: le donne rappresentano il 62% della forza lavoro e il 28% delle posizioni executive e l’impegno si traduce anche nella riduzione – in attesa di un previsto azzeramento – al 5,6% del gender pay gap. Non sono da dimenticare le 161mila ore di formazione erogate nel 2022, di cui 14mila sui temi del digitale.

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