Ettore Prandini (nella foto) è stato confermato Presidente nazionale di Coldiretti. Ad eleggerlo, all’unanimità, è stata l’assemblea dei delegati in rappresentanza di oltre 1,5 milioni di soci.
Laureato in giurisprudenza, 51 anni, Prandini guida un’azienda di bovini da latte e gestisce un’impresa vitivinicola: in passato ha guidato Coldiretti Brescia e Coldiretti Lombardia. Ricopre anche le cariche di Presidente nazionale di Uecoop, della Fondazione Campagna Amica e dell’Osservatorio sulla criminalità nell’Agricoltura e sul sistema agroalimentare.
“Sostenere la competitività delle imprese agricole e della pesca per garantire la sovranità alimentare del Paese e ridurre la dipendenza dall’estero, promuovendo filiere produttive 100% made in Italy con l’innovazione e la sostenibilità economica ed ambientale”: è questo l’obiettivo fissato da Ettore Prandini per i prossimi cinque anni, con l’impegno di “raggiungere 100 miliardi di valore dell’export agroalimentare, anche con la spinta della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco e la lotta al falso made in Italy sulle tavole mondiali. Crescerà anche la nostra azione in Europa – ha sottolineato il Presidente rieletto di Coldiretti – dove si decidono i destini della nostra agricoltura”.
Coldiretti è presente in tutta Italia con 20 federazioni regionali, 95 federazioni interprovinciali e provinciali, 845 uffici di zona e 3729 sezioni comunali. In aggiunta al nuovo ruolo di sindacato imprenditoriale di filiera e l’ingresso di big del settore agroalimentare come aziende associate, oltre alla promozione di un sistema capillare di servizi con Consorzi Agrari d’Italia (CAI) e Bonifiche Ferraresi (BF), l’associazione ha promosso da poco la nascita di Filiera Italia, con l’obiettivo di estendere la propria azione lungo l’intera filiera agroalimentare nazionale.