A novembre 2023 il totale dei consumi di vino negli Stati Uniti ha segnato un calo tendenziale mensile del -11%:dato che ha portato il gap di vendite a volume nei primi 11 mesi dello scorso anno a -8 per cento. I vini italiani sono stati gli unici in controtendenza, e tra off trade e Horeca a stelle e strisce hanno limitato le perdite al -3% a novembre e al -3,5% nel cumulato dell’anno (fonte: Osservatorio del vino di Unione italiana vini – Uiv).
La migliore performance del vino italiano nel periodo è dovuta alla buona tenuta del segmento spumanti (+2,2% tendenziale nell’anno) a fronte di una discesa generalizzata dei fermi, con i rossi a -9%, i bianchi a -3% e i rosati a -13 per cento.
PERDE QUOTA IL FUORI CASA
Tra i canali, si attestano al -5% le perdite dei consumi fuori casa (ristorazione, bar, hotel), mentre si segnala in caduta la domanda off premise (Gdo, vendita all’ingrosso, liquor store, grocery), che scende al -9 per cento.
IL SORPASSO DELLE BOLLICINE
Nel solo mese di novembre, con il sorpasso sui vini bianchi, gli spumanti (+8% su pari periodo 2022) diventano la tipologia italiana più consumata dai wine lover Usa, con una quota che sfiora il 38% contro il 35,5% dei bianchi e il 17,5% dei rossi – con questi ultimi in forte regressione (-16%).
Le difficoltà dei rossi non si limitano però solo ai vini italiani. Nel 2023 il calo sul totale del mercato è stato del -10%, bissato da un novembre a -15%. Unica voce in positivo i cocktail wine, che crescono del +2% sia a novembre sia nel computo degli 11 mesi.