Il Cda di Conapi – Consorzio nazionale apicoltori ha approvato il bilancio d’esercizio 2022/2023 (chiuso il 30 giugno 2023) con un fatturato di 23 milioni di euro, di cui 20,5 milioni relativi alle produzioni caratteristiche. Il consorzio ha annunciato un piano di investimenti datre milioni di euro, da sviluppare entro il 2024, che prevede un focus sul potenziamento del core business dell’impianto produttivo.
Sul fronte del mercato nazionale che si stima valga 151 milioni (fonte: Nielsen), in un panorama di calo generalizzato del mercato del miele (-11% a volume) Mielizia, il marchio con cui la cooperativa rappresenta il suo impegno verso il consumatore finale, contiene le perdite a volume e valore rispetto ai principali competitor. Dall’analisi del secondo semestre 2023 si rileva un incremento delle vendite pari a circa il +10% rispetto al semestre precedente, con un aumento del numero dei clienti italiani ed esteri, anche grazie allo sviluppo di nuove referenze.
IL PIANO DEGLI INVESTIMENTI DI CONAPI
L’obiettivo principale degli investimenti programmati per il 2024 è rendere più competitivo e sostenibile il sito produttivo di Monterenzio nell’appennino bolognese; sarà realizzato un nuovo magazzino di 2.600 mq dedicato allo stoccaggio delle produzioni conferite, in particolare al miele, a cui si aggiunge l’acquisto di una nuova linea di confezionamento e il miglioramento di una parte dei processi produttivi volto all’efficientamento dei costi. Sono già in fase di realizzazione interventi di messa in sicurezza dal punto di vista sismico e di efficientamento energetico di tutto lo stabilimento. Con il contributo del bando “Parco Agrisolare” (fondi Pnrr), sono in fase di realizzazione nuove superfici di fotovoltaico per 450 kw, che consentiranno un risparmio energetico rilevante e il conseguimento di ulteriori standard di sostenibilità, secondo gli obiettivi prefissati nell’agenda green aziendale.
Nicoletta Maffini, Direttore generale Conapi, commenta: “Il momento storico incerto ha spronato il Cda ad avallare nuovi investimenti che consentiranno alla cooperativa di efficientare i processi produttivi, presidiare ulteriormente i mercati e raggiungere nuovi standard di sostenibilità ambientale. Auspichiamo che l’offerta di nuovi prodotti, volti a valorizzare il miele italiano dei soci, contribuirà ad un significativo incremento di fatturato. L’obiettivo è aumentare la nostra competitività ed entrare in nuovi canali di vendita nel mercato domestico e in nuovi mercati esteri”.
IL RACCOLTO
Il raccolto della stagione 2022, che riguarda questo bilancio, è stato decisamente più abbondante rispetto alla precedente, con una media produttiva per alveare di 16/18 kg. A differenza del 2021 i raccolti primaverili di miele di acacia e agrumi sono stati decisamente positivi, così come il castagno, mentre la siccità estiva ha determinato un aggravamento della carenza di millefiori, al pari degli anni scorsi.
“Purtroppo l’aumento dei costi di gestione delle aziende apistiche dei soci, i raccolti incerti e la contrazione del mercato che non assorbe il costo reale della produzione, accompagnato dal gravissimo problema della massiccia presenza di falso miele, creano molte criticità a una base sociale che, da un decennio, affronta difficoltà crescenti – dichiara il Presidente Giorgio Baracani (nella foto)–. Il raccolto 2023 ha segnato per l’acacia una produttività media di appena quattro kg/alveare: diventa dunque fondamentale attivare e potenziare un sistema di tutela dell’apicoltura che deve diventare una voce importante nell’agenda politica nazionale ed europea. Lo strumento assicurativo a copertura dei mancati raccolti, attivato nel 2023, sta cominciando a dare i primi risultati”.