Il bilancio consuntivo 2023 del Consorzio del Parmigiano Reggiano si è chiuso con un totale ricavi di 68.296.447 euro (vs 54.392.257 nel 2022), costi per 68.157.425 euro (vs 54.278.508) e un utile di esercizio di 139.022 euro (vs 113.749).
“Per il Parmigiano Reggiano il 2023 è stato un anno di grandi sfide – ha sottolineato Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio –. Un anno che rimarrà nella storia del Consorzio anche e soprattutto perché ci ha insegnato tante lezioni. La prima è senz’altro l’importanza della programmazione dell’offerta. Non possiamo più pensare di produrre una quantità di Parmigiano Reggiano non in linea con la capacità dei mercati di assorbirla senza correre il rischio di svalorizzare il prodotto. Si è quindi compresa l’importanza di rispettare il piano produttivo. Il Consorzio dovrà inoltre utilizzare le sue risorse non solo nelle funzioni di tutela e vigilanza, ma anche per investire sulla crescita nei mercati esteri, che rappresentano il futuro della nostra Dop. Gli Usa svolgono un ruolo fondamentale, e siamo particolarmente preoccupati dal risultato delle elezioni di novembre in cui rischia di prevalere una politica di protezionismo”.
LE STRATEGIE PER IL FUTURO
Nel 2023 il prezzo del Parmigiano Reggiano si è molto avvicinato a quello dei competitor. Non solo per questioni legate ai volumi, ma anche perché i prodotti hanno iniziato a competere in mercati in cui la concorrenza era stata fin qui quasi assente, come quello delle lunghe stagionature. Dati i costi di produzione più alti, secondo il Consorzio il Parmigiano Reggiano deve essere sempre riconoscibile per distintività e qualità.
I consorziati intendono continuare a investire sulla crescita nei mercati esteri. Con una quota export che nel 2023 è stata del 43%, in crescita del +5,7%, essi rappresentano il futuro della Dop. L’intenzione dichiarata è puntare a partnership sempre più forti tra produttori e commercianti, che dispongono della rete vendite e della forza necessarie per affrontare i mercati internazionali.
I PALII DEL PARMIGIANO REGGIANO 2024
Durante l’ultima assemblea del Consorzio sono state annunciate le date dei Palii del Parmigiano Reggiano 2024, gare che si svolgono da 12 anni nella zona d’origine della Dop (che comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova alla destra del fiume Po e Bologna alla sinistra del fiume Reno) dove ogni caseificio consorziato può partecipare iscrivendo un campione di Parmigiano Reggiano di 24-26 mesi. I formaggi in gara verranno valutati da una giuria composta da assaggiatori certificati della APR (Associazione Assaggiatori Parmigiano Reggiano).
Gli 11 palii previsti per quest’anno sono:
- 25 aprile – Palio dell’Artigianato di Soragna (Soragna, PR)
- 5 luglio – Palio Bibbiano la Culla (Ghiardo di Bibbiano, RE)
- 20 luglio – Palio di Pellegrino Parmense (Pellegrino Parmense, PR)
- 5 agosto – Palio Città di Casina (Casina, RE)
- 1 settembre – Palio del Frignano (Pavullo nel Frignano/Lama Mocogno, MO)
- 5 settembre – Palio dei Caseifici dell’Oltrepò Mantovano (Gonzaga, MN)
- 6 settembre – Palio di Montechiarugolo (Montechiarugolo, PR)
- 21 settembre – Palio GustiaMO (Carpi, MO)
- 29 settembre – Palio di San Lucio (Guastalla, RE)
- 4 ottobre – Palio di San Petronio (Bologna)
- 10 novembre – Palio Teatro della Natura (Viano, RE)
Gli 11 caseifici vincitori verranno celebrati con una serata-evento, a febbraio 2025, durante la quale verrà loro consegnato il Casello d’Oro. Dopo i fasti della prima edizione del premio a Parigi, lo scorso marzo, la prossima edizione sarà a Londra.