Caviro tira le fila della sua partecipazione alla 56esima edizione di Vinitaly con un doppio stand: uno con Tavernello, Vigneti Romio, e Leonardo da Vinci – e un secondo dedicato a Cesari, nel padiglione della regione Veneto.
Il Dg Giampaolo Bassetti (nella foto) sottolinea: “La presenza a fiere come Vinitaly è un’occasione per rafforzare i rapporti con i clienti in un mercato in fermento e sensibile a nuovi trend, come i sempre discussi ‘no alcol’ e ‘low alcol’. È anche l’opportunità per presentarci, quest’anno più che mai, come gruppo unico e coeso, con approcci ed expertise diversi ma un ragionamento comune, forti di un portafoglio che spazia dal daily al premium”.
Tra le novità presentate in fiera, Caviro indica come protagonisti i restyling di etichette – per Leonardo Da Vinci – insieme a nuove strategie e riorganizzazione delle collezioni (Cesari).
CAVIRO EXTRA, NUOVO SITO E SOSTENIBILITÀ
Una strategia che parte dal lancio del nuovo sito di gruppo oggetto di restyling visivo per una narrazione “dinamica e innovativa che trova la sua massima espressione nella filiera, dalla vigna alla tavola, e che ha alla base la sostenibilità, rappresentata da Caviro Extra”. La controllata, oltre a trasformare in prodotti nobili la totalità delle 600.000 tonnellate di scarti di filiera – vinacce, fecce esauste, raspi eccetera – è motore di innovazione grazie agli investimenti su progetti di sviluppo circolare, la maggior parte dei quali in ambito ESG.
Per il gruppo romagnolo, il bilancio della 56esima edizione di Vinitaly è nel complesso positivo, con diverse presenze dei grandi clienti internazionali da Usa, Asia, ed Europa. Gli interessi dei mercati si confermano inclini a tipologie di vino e bevande a bassa gradazione alcolica, con un conseguente calo generalizzato del consumo di vini rossi.