La terza uscita della nuova rubrica di Food riporta la marca privata nel suo “habitat naturale”: il discount, canale elettivo in cui le pl trovano spesso la loro massima espressione nella personalizzazione dell’offerta e nel rapporto di fidelizzazione con il cliente. Elementi che se un tempo potevano segnare il “distacco” con il resto della distribuzione moderna in termini di proposta commerciale e servizio, oggi rappresentano per il canale del risparmio il pilastro su cui far leva per emergere in un mercato dominato dal nomadismo dei consumatori. Spunti che trovano conferma nel confronto con Michael Gscheidlinger, Country managing director Aldi Italia (nella foto). Dal suo sbarco nel Belpaese, nel 2018, la divisione italiana del Gruppo Aldi Süd conta ormai 180 punti vendita in sei regioni, due poli logistici e collaborazioni con diversi produttori del made in Italy. Una netta progressione frutto anche dalla spinta garantita proprio dalle marche private.
La pl, da sempre centrale nel canale discount, continua a guadagnare quote e consensi. Perché?
La necessità di far fronte agli effetti dell’inflazione sta indubbiamente favorendo la crescita dei discount e ampliando il raggio di interesse dei consumatori che, rispetto a qualche anno fa, si mostrano più propensi nel considerare nuovi canali di spesa e nuove tipologie di prodotto. In Aldi riscontriamo un crescente interesse verso il marchio del distributore, in linea con l’esigenza dei clienti di orientarsi verso maggiori opportunità di risparmio senza rinunciare alla qualità. Questo sta contribuendo senza dubbio a incrementare il volume delle vendite in Italia, ma l’aspetto più interessante è notare il progressivo abbattimento delle barriere che accompagnano da tempo la concezione del canale della convenienza. Un trend favorevole che ci impegniamo a confermare con la qualità dei nostri prodotti, espressione delle eccellenze italiane di cui siamo orgogliosi promotori, e con un assortimento in continua crescita nell’intento di soddisfare tutte le esigenze alimentari.
In termini di innovazione di prodotto, quali ambiti di sviluppo ritiene più interessanti?
La sostenibilità è certamente uno degli ambiti di sviluppo più importanti in questo momento e per il prossimo futuro. Un valore che condividiamo con i nostri consumatori e che quotidianamente guida le nostre azioni nell’intento di proporre un assortimento caratterizzato da prodotti in grado di tutelare il rispetto per l’ambiente, i lavoratori lungo la filiera e il benessere animale.
Il vostro Gruppo può rappresentare un’opportunità per quelle aziende che ambiscono a esportare i loro prodotti oltreconfine?
Il made in Italy riveste sempre particolare fascino all’estero e la presenza del Gruppo Aldi Süd su scala globale ci consente di incentivare la produzione locale in Italia, rappresentando un sostegno cruciale per l’economia del territorio. A livello italiano, infatti, una delle mission di Aldi è quella di garantire la qualità dei prodotti e portare all’estero l’eccellenza del patrimonio enogastronomico di questo Paese attraverso la sua rete di negozi in tutto il mondo. A livello di Gruppo, Aldi ha stretto da tempo importanti collaborazioni internazionali anche con fornitori italiani. Con la nostra entrata nel mercato italiano, si sono ulteriormente intensificati e arricchiti i rapporti con i partner tricolore, dando vita a collaborazioni che hanno portato alla creazione di un rapporto sinergico, dal quale traggono vantaggio anche i nostri clienti, che sono sempre al centro delle nostre scelte.