Istituire la categoria Alta Qualità anche nel segmento dell’olio extravergine di oliva: è il messaggio lanciato da Zefferino Monini, Presidente e Amministratore delegato Monini, in occasione della seconda edizione dello Zefferino d’Oro, il primo riconoscimento della qualità della materia prima promosso da una grande impresa olearia in Italia. L’evento, che ha visto l’ampia partecipazione di produttori provenienti dalle aree più vocate della Penisola, vuole essere, ha spiegato Monini, “un momento di celebrazione della nostra straordinaria filiera, ma anche un’occasione per far conoscere e valorizzare il prodotto italiano di qualità. Il settore sta affrontando un periodo complesso, anche legato alle conseguenze del cambiamento climatico, ma siamo convinti che proprio nelle difficoltà si nascondano le migliori occasioni”.
UNA NUOVA CLASSIFICAZIONE
“Dobbiamo rafforzare ancora di più la collaborazione tra industria e frantoiani, puntando sulla sostenibilità e sulla straordinaria qualità che è in grado di esprimere la filiera italiana, ma anche offrendo al consumatore gli strumenti per orientarsi nella complessità dell’offerta”. Da qui la richiesta alle istituzioni di una nuova classificazione che disciplini e riconosca la categoria Alta Qualità nell’olio extravergine di oliva basata su parametri organolettici e analitici più stringenti di quelli attuali. Solo così sarà possibile garantire la vera qualità del prodotto e, attraverso l’adozione di segni identificativi, come un classico ‘bollino’, renderla immediatamente riconoscibile sugli scaffali.
Non è solo una questione di gusto. “L’olio evo, quando è buono, esprime cioè quei parametri propri dell’Alta Qualità, è un vero e proprio alimento con un impatto positivo sulla nostra salute”, rivendica Monini. “Sono acclarate le proprietà benefiche, salutistiche e nutraceutiche del consumo di un olio extravergine di qualità anche nella prevenzione di malattie come i tumori, come recentemente confermato da una ricerca italiana che abbiamo avuto l’onore di finanziare attraverso Fondazione Veronesi, che sosteniamo da anni”.
VALORIZZARE IL LAVORO DEI FRANTOIANI
Nato da una felice intuizione dell’azienda nel 2023, lo Zefferino d’Oro si propone di valorizzare il lavoro dei frantoiani d’Italia produttori di olio extravergine italiano per i grandi olii Monini. Nonostante la difficile annata olivicola, l’adesione rispetto allo scorso anno è quasi quadruplicata, con 140 lotti di olio extravergine 100% italiano proposti in valutazione a fronte delle 46 dell’edizione inaugurale. Oltre la metà dei frantoiani aderenti lavora con Monini da più di 10 anni, ma sono numerosi coloro che arrivano a 15, 20 o addirittura 30 anni di partnership.
I frantoiani primi classificati dello Zefferino d’Oro 2024 sono: Frantoio Oleario Cirulli Giuseppe & Figli, Oleificio Luongo, Lamonarca Azienda Vinicola e Olearia, Società Agricola Biorussi, rispettivamente per le categorie Fruttato Intenso, Fruttato Medio, Fruttato Leggero e Biologico.