L’italianità in etichetta vince la sfida del mercato

I tagli del carrello della spesa si fanno sentire anche sui prodotti che recano in etichetta il riferimento al made in Italy. I dati dell’Osservatorio Immagino
L’italianità in etichetta vince la sfida del mercato

Tra i carrelli della spesa a tema creati e monitorati dall’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, spicca da sempre, sia per numero dei articoli sia per il valore delle vendite, quello che raccoglie i claim riferiti al “made in Italy” e alle indicazioni geografiche (Dop, Igp, Doc, Docg). Tale primato è stato confermato anche nel corso del 2023: il paniere dell’italianità ha raccolto 26.516 referenze che hanno generato oltre 11,3 miliardi di euro di sell out nel solo canale supermercati e ipermercati.

Tuttavia la crisi inflattiva che ha portato gli italiani a ridurre i loro consumi ha avuto un impatto anche sui prodotti che si presentano come italiani o regionali: secondo la ricerca dell’Osservatorio Immagino, questi hanno aumentato il loro giro d’affari del +7,4% rispetto al 2022, mentre hanno perso il 4,5% dei volumi. Nonostante il dato negativo, le referenze che riportano sui pack riferimenti alla loro italianità restano le principali protagoniste del carrello della spesa, contribuendo per il 28,3% al fatturato di supermercati e ipermercati.

La classifica dei claim o indicatori più utilizzati vede sul podio la bandiera tricolore (15.433 prodotti, 16,1% del totale), però i prodotti che hanno registrato la maggiore crescita annua sono quelli che recano il bollino Dop (+9,1%, con 716 milioni di euro di sell out); quest’ultimo in particolare è l’unico degli otto claim monitorati ad aver registrato un aumento delle vendite a volume (+1,6%, e +6,2% per le vendite a valore).

fonte: Osservatorio Immagino

DAL TRENTINO-ALTO ADIGE ALLA SICILIA: IL CARRELLO REGIONALE

Le specialità italiane, come tutti sanno, hanno quasi sempre una connotazione fortemente regionale, e infatti sono ben 10.420 le referenze alimentari vendute in supermercati e ipermercati sulle cui confezioni è indicato il territorio di produzione. Il giro d’affari di tutti i panieri regionali è aumentato nel 2023, registrando una crescita del 5,2% a valore, pari a 3 miliardi di euro di fatturato, ma con un significativo calo dei volumi di vendita (-3,7%).

A ottenere le performance più positive sono stati i prodotti del Molise (+17,3%), seguiti da quelli di Puglia (+12,8%), Sardegna (+12,7%), Valle d’Aosta (+12,7%) e Basilicata (+12%); Molise, Basilicata, Valle d’Aosta e Puglia hanno accresciuto anche le vendite a volume. Considerando invece il fatturato totale, il Trentino-Alto Adige si aggiudica il primo posto con oltre 406 milioni di euro; il secondo va alla Sicilia e il terzo al Piemonte.

fonte: Osservatorio Immagino
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