Il mondo del latte e dei suoi derivati sta attraversando un periodo complesso, dove alla congiuntura economica non particolarmente favorevole – tra costi di materie prime, contesto mondiale di misure restrittive – si aggiungono carrello della spesa più leggero, cambiamento delle abitudini alimentari, l’ingresso di alternative vegetali al latte vaccino e spesso convinzioni errate alimentate da informazioni distorte e non supportate da evidenze scientifiche.
LATTE E LATTICINI, DA OSSERVATI SPECIALI AD ALLEATI NELLA DIETA
Ecco perché, già da alcuni anni, la cooperazione lattiero-casearia si è mossa a favore dell’intero comparto, per evidenziare il ruolo di latte e latticini, sia nell’ambito di uno stile alimentare corretto, sano e consapevole, sia nel più ampio contesto socioeconomico che lo vede tra i settori di rilevanza nazionale con 13 milioni di tonnellate di latte vaccino ogni anno. Il progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart”, nello specifico, si è posto l’obiettivo di cambiare il modo di guardare e consumare latte e derivati, attraverso un linguaggio contemporaneo che strizza l’occhio ai giovani, con l’intento di superare pregiudizi, aumentare la fiducia e sostenerne il consumo.
TRA SANA ALIMENTAZIONE E RISORSA SOCIO-ECONOMICA
Da sempre latte e formaggi sono una preziosa risorsa per il territorio: in Italia e in Europa, oltre all’impiego di tecniche agronomiche all’avanguardia, si assiste a una gestione sostenibile delle risorse che parte dagli allevamenti e arriva ai caseifici, attraverso impianti di biometano, interventi di efficienza energetica, recupero dell’acqua piovana e depurazione delle acque reflue di lavaggio.
Sono altrettanto importanti per l’indotto socioeconomico che sanno sviluppare: il settore cooperativo è responsabile del 70% della quota latte raccolta in Italia, in cui entrano in gioco 17.000 stalle, 540 imprese di trasformazione del latte e più di 13.000 posti di lavoro. Inoltre, grazie al sistema cooperativo, le piccole produzioni lattiero-casearie montane riescono a sopravvivere, salvaguardando posti di lavoro, mantenendo saldi territori a rischio spopolamento e valorizzando le eccellenze casearie locali, che oggi sempre più incentivano i flussi di turismo gastronomico.
Infine, il latte vaccino è uno dei pochi alimenti davvero completi: fonte di proteine, zuccheri, grassi, vitamine e sali minerali, consente di soddisfare il fabbisogno giornaliero di micro e macronutrienti di cui l’organismo ha bisogno. Il consumo quotidiano di latticini è, infatti, raccomandato dalle linee guida mondiali per una sana alimentazione: tre porzioni di latte e yogurt da 125 g al giorno (pari a tre bicchieri piccoli o tre vasetti).
Tutti gli approfondimenti e le curiosità sulla cultura produttiva del latte e sulla filiera lattiero-casearia del sistema cooperativo italiano, quale esempio di eccellenza produttiva europea, sul sito di progetto.