Grupo Consorcio, azienda spagnola leader internazionale nel segmento premium delle conserve ittiche, ha pubblicato la settima edizione del sua Report di Sostenibilità, per la prima volta anche in italiano dopo l’apertura lo scorso gennaio della sua prima sede indipendente in Italia. Il report riflette l’impegno di Consorcio per un modello di business che combina la tradizione conserviera con l’innovazione e la sostenibilità. Il gruppo ha adottato ormai da 11 anni il primo piano strategico di sostenibilità, e da allora continua a fare progressi in ambito Esg.
“La sostenibilità è un valore chiave per Grupo Consorcio e parte del suo dna dalla sua fondazione. In linea con questa visione, lavoriamo ogni giorno per integrare la sostenibilità in tutte le nostre attività, così da creare un modello di business sempre più sostenibile, guidati da senso di responsabilità e trasparenza”, commenta Valeria Piaggio, Vicepresidente Grupo Consorcio.
PERSONE E AMBIENTE
Grupo Consorcio porta avanti diverse iniziative che riflettono il suo impegno per l’ambiente e le persone. Tra queste il superamento dell’audit Sedex (Supplier ethical data exchange), valutazione riconosciuta a livello globale che certifica l’impegno delle aziende nei confronti dei diritti dei lavoratori, della tutela dell’ambiente e dell’etica commerciale lungo tutta la catena di fornitura. Un punto distintivo è l’alta percentuale di donne nella forza lavoro, pari al 64,4 per cento.
Grupo Consorcio acquista pesce esclusivamente da flotte regolate da organismi regionali di gestione della pesca, e richiede a tutti i fornitori certificazioni che dimostrino il rispetto dell’International seafood sustainability foundation. Con l’obiettivo di garantire la conservazione delle risorse ittiche e degli ambienti marini, Grupo Consorcio fa della pesca sostenibile uno dei suoi valori chiave: per questo, dal 2020 aderisce ai Principi delle Nazioni Unite per la sostenibilità degli oceani.
Grazie a questa filosofia e al suo impegno, nel 2023 il gruppo ha raggiunto un traguardo significativo. Il 99,5% della fornitura di alici del Cantabrico ha ora la certificazione Msc (Marine Stewardship Council), che garantisce la provenienza dei prodotti da una pesca responsabile. Allo stesso modo la quota di pesca sostenibile per il tonno, certificata Msc o Apr (Tonno di pesca responsabile), è aumentata del 2% e quella del tonno bianco al 10%, per un totale rispettivo dell’83% e del 45%: ben al di sopra della media certificata Msc a livello globale che si attesta al 33 per cento.
ECONOMIA CIRCOLARE E IMPRONTA AMBIENTALE
Per evitare lo spreco alimentare, Grupo Consorcio ha deciso di trasformare gli “avanzi” della lavorazione in un nuovo prodotto alternativo perfetto per il consumo casalingo: lattine da un kg di briciole di pesce. Grazie a questa soluzione, nel 2023 sono stati salvati oltre 58.000 kg di pesce in Spagna e Perù.
Nell’ambito del proprio piano di sostenibilità, nel 2023 la società ha compiuto un ulteriore passo avanti nella riduzione del proprio impatto ambientale grazie al primo calcolo dell’Impronta ambientale aziendale che, in collaborazione con l’Università della Cantabria, integra le impronte di carbonio, idrica ed energetica in un unico dato.
UNA SCELTA SOSTENIBILE: RIUTILIZZARE L’OLIO DELLE CONSERVE
In cucina anche i gesti più semplici possono fare la differenza, tanto per il gusto dei piatti quanto per l’impatto sull’ambiente. Un esempio concreto è il riutilizzo dell’olio delle conserve, ingrediente spesso trascurato e sprecato, che in realtà è in grado di arricchire le insalate con un sapore unico.
Grupo Consorcio favorisce e sostiene questa pratica tra i suoi consumatori. Così facendo, punta a promuovere un’alimentazione più sana rafforzando l’impegno nella salvaguardia dell’ambiente mediante l’uso integrale dei suoi prodotti.
L’ANTICA ARTE DELLA SFILETTATURA DELLE ALICI
A caratterizzare la produzione delle conserve ittiche di Grupo Consorcio è il lavoro delle sobadoras, abili sfilettartici che preparano le acciughe artigianalmente, sfilettandole a mano, una ad una, e posizionandole all’interno dei packaging. Un lavoro antico, tramandato di generazione in generazione che coniuga l’eccellenza del prodotto con la capacità e il saper fare della tradizione tipici della Cantabria. Food ne ha colto le peculiarità direttamente in loco, durante la visita all’headquarter di Santoña.
Quando le acciughe salate raggiungono la maturità ottimale vengono trasformate in filetti. La pelle viene rimossa con un pezzo di rete da pesca mentre il ventre e la coda vengono tagliati; le acciughe vengono quindi disidratate per ottenere il giusto grado di umidità. È a questo punto che il prodotto viene consegnato alle sobadoras per la sfilettatura. Durante questo processo, le acciughe vengono separate manualmente in due parti lungo al spina dorsale ottenendo così due filetti. Anche le lische più piccole vengono rimosse, insieme ad eventuali residui di pelle, prima di procedere alla fase finale del confezionamento.