Il bilancio di sostenibilità 2023 di MartinoRossi

Nel documento le direttrici della crescita sostenibile dell’azienda: 16.000 ettari di filiera controllata, 31 nuove assunzioni e focus su prodotti di origine vegetale, senza glutine, innovativi e proteici
Il bilancio di sostenibilità 2023 di MartinoRossi

Con il bilancio di sostenibilità 2023,appena pubblicato, MartinoRossi ha deciso di aggiungere alla conformità agli standard del Global reporting initiative (Gri) la certificazione da parte della società di revisione Kpmg.

LA CRESCITA DI MARTINOROSSI IN UNO SCENARIO SFIDANTE

Il 2023 ha riproposto in parte il contesto sfidante con le turbolenze e le complicazioni che avevano caratterizzato il 2022. “Tuttavia, siamo determinati a mantenere la stabilità e a superare queste turbolenze con il massimo impegno, continuando a investire in innovazione e crescita sostenibile”, sottolinea Stefano Rossi, Ad MartinoRossi. “Quello che più conta è che il nostro modello di crescita sostenibile si sia confermato solido e resiliente. Ciò ci ha consentito di mantenere inalterata l’attenzione sui progetti strategici e sullo sviluppo di soluzioni che rispondono alle esigenze delle nuove generazioni”.

A riprova di un 2023 di crescita e consolidamento, per MartinoRossi figurano il raggiungimento di circa 16.000 ettari di estensione della filiera controllata dedita alla coltivazione di cereali e legumi in regime di agricoltura biologica o convenzionale che coinvolge, a oggi, più di 500 aziende agricole dislocate in varie regioni italiane.

QUALITÀ, SICUREZZA E INNOVAZIONE PER MARTINOROSSI

Il bilancio di sostenibilità 2023 rende conto del sistema qualità aziendale, che si focalizza sulle attività di analisi e monitoraggio svolte quotidianamente dall’ufficio qualità. Queste operazioni riguardano sia le fasi di selezione e approvazione dei fornitori, sia il controllo delle materie prime dal campo al momento dell’accettazione presso i siti produttivi.

Nel 2023 l’azienda ha anche aggiornato il proprio sistema di risk assessment: un protocollo funzionale a identificare, analizzare e valutare i rischi di sicurezza alimentare nei processi produttivi e lungo tutta la filiera, così da attivare gli opportuni interventi preventivi e correttivi.

Il modello di crescita sostenibile di MartinoRossi si basa su un altro pilastro rappresentato dall’innovazione di processo e di prodotto, alimentata dalla ricerca agronomica e dallo studio di nuovi prodotti da parte dei tre team che compongono il dipartimento r&d aziendale.

Sotto il primo profilo, il 2023 ha visto la prosecuzione delle sperimentazioni in campo di nuove sementi e di pratiche agricole più efficienti e meno impattanti su ambiente e biodiversità portate avanti nei 30 ettari di Agrifuture, azienda agricola sperimentale che sorge a ridosso della sede centrale di MartinoRossi, con il coinvolgimento su specifici progetti di alcune importanti industrie alimentari partner dell’azienda cremonese.

INVESTIRE NELLE PERSONE

Fondata ai primi degli anni Cinquanta, MartinoRossi mostra una prevalenza di giovani tra i dipendenti: basti pensare che l’età media è 38 anni. L’anno scorso l’azienda ha incrementato il numero dei dipendenti con 31 nuove assunzioni che hanno portato la pianta organica a quota 106. Di contro, il turnover non ha superato il 4,4%.

MartinoRossi ha anche investito risorse significative nel miglioramento del benessere dei dipendenti attraverso il piano welfare, che include formazione continua e concrete opportunità di crescita professionale.

IL TERRITORIO E L’AMBIENTE

Negli anni MartinoRossi ha portato a termine interventi strutturali e di efficientamento che hanno consentito un cospicuo contenimento dei consumi energetici e di acqua per tonnellata di prodotto. Inoltre è intervenuta su packaging, gestione dei pallet e digitalizzazione della documentazione cartacea, riducendo così la produzione di rifiuti e il consumo di risorse.

A ciò si aggiunge l’impegno assunto dal 2019 a difesa dell’ambiente e del pianeta attraverso la collaborazione con la onlus Environomica nell’ambito del progetto “MartinoRossi for the Planet”, finalizzato a compensare le emissioni di CO2 legate alla logistica mediante la riforestazione della selva pluviale nel nord della Colombia.

L’azienda è impegnata ormai da cinque anni a piantare 12.000 alberi all’anno, pari ad un totale di 2.400.000 kg di CO2 compensata nell’arco del ciclo di vita delle piante.

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