Primi nove mesi del 2024 con il segno positivo per il Salame Piemonte Igp, che ha visto crescere la produzione del 17%, le vendite del 21% e l’affettato in vaschetta del 25%. Aumenti a doppia cifra che Daniele Veglio, Presidente del Consorzio di tutela, spiega così: “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti poiché la crescita della produzione è dovuta ad un aumento degli ordini e all’acquisizione di nuovi clienti nel canale Gdo. La crescita straordinaria dell’affettato è dovuta, invece, alla scelta delle aziende di diversificare i formati. Immettendo sul mercato le nuove confezioni da 80 e 60 grammi che vengono incontro alle diverse esigenze nutrizionali dei consumatori, che richiedono porzioni ridotte o monodose: ideali, ad esempio, per un consumo pratico e veloce nella pausa pranzo”.
Sul fronte dei canali di vendita viene confermata la predominanza del canale moderno (Gdo + discount) che rappresenta il 60% delle vendite, seguito da normal trade e grossisti (30%). Il restante 10% è rappresentato dall’estero. Sul fronte export la Svezia, dove recentemente il Salame Piemonte Igp ha incontrato un crescente interesse, sale al primo posto tra le destinazioni di vendita seguita da Francia, Germania e dalla new entry Svizzera. Rispetto all’anno scorso si registra un aumento della quota export, non ancora in grado di compensare la perdita del Giappone, mercato che il Consorzio spera possa presto riaprire le porte all’import dei salumi italiani.
Per quello che riguarda le previsioni di chiusura di fine anno, il Consorzio si dichiara moderatamente ottimista contando di riuscire a mantenere l’attuale trend di crescita, trainato da tre fattori: crescita dell’affettato, ampliamento della gamma clienti retail e, non ultimo, il favorevole riscontro che il Salame Piemonte Igp sta registrando all’estero.