Per il gruppo Nestlé, la ‘febbre da cavallo’ è arrivata proprio a ridosso della presentazione ufficiale del bilancio 2012: le vendite sono aumentate di 8,6 miliardi di franchi svizzeri (6,96 miliardi di euro), pari al +10,2%, portando il fatturato complessivo a 92,2 miliardi di franchi svizzeri (74,67 miliardi di euro). La crescita organica è stata del 5,9%, grazie a +3,1% di crescita interna reale e a un +2,8% determinato dalle politiche sui prezzi. Dopo anni d’impatto negativo, l’effetto del cambio estero ha incrementato dell’1,7% le vendite; le acquisizioni, al netto dei disinvestimenti, hanno aggiunto un ulteriore 2,6 per cento. Il margine operativo di gruppo è stato di 14 miliardi di franchi (11,3 miliardi di euro), con un aumento di 1,5 miliardi di franchi (1,2 miliardi di euro) pari all’11,8 per cento. Il margine operativo ha registrato un 15,2%, pari a + 20 punti base (+10 punti base a tasso di cambio costante). Il costo dei prodotti venduti si è abbassato di 30 punti base e i costi di distribuzione sono calati di 20 punti base. Nestlé Continuous Excellence ha contribuito a portare efficienza per più di 1,5 miliardi di franchi (1,2 miliardi di euro). Il supporto al marketing per i marchi Nestlé ha registrato un aumento di 30 punti base dei costi totali di marketing. Gli investimenti di marketing per i consumatori sono aumentati di circa l’8% a tassi di cambio costanti.
La crescita del gruppo Nestlé ha toccato tutte le categorie e aree geografiche, con un +5,9% di crescita organica nelle Americhe, +2,4% in Europa e +10,3% in Asia, Oceania e Africa. Malgrado la crisi dei consumi nei mercati più sviluppati, la crescita organica è stata del +2,5%, mentre nei mercati emergenti siamo cresciuti dell’11%, raggiungendo un fatturato pari a 39,3 miliardi di franchi (31,8 miliardi di euro).
In Europa, in particolare il fatturato ha raggiunto i 15,4 miliardi di franchi (12,5 miliardi di euro), 1,8% di crescita organica, 1,1% crescita interna reale, con un margine operativo del 15,7%, pari a +10 punti base. In Europa occidentale, sono aumentati gli investimenti sui marchi così come il margine, in modo di mantenere lo slancio di crescita nel 2013. Anche in Paesi come Grecia e Spagna il gruppo è riuscito a mettere il segno più, ma una particolare soddisfazione arriva dal Regno Unito, con notevoli progressi nel mercato online (in rapida crescita), nei negozi di prossimità e negli hard discount.
In tutta Europa, Nescafé Dolce Gusto si è confermato un prodotto-chiave per la crescita, ma anche il brand Maggi ha performato bene in diversi mercati. La performance del petcare è stata guidata dalla categoria premium, in particolare da Felix, Gourmet, Proplan e Purina One.
In Europa centrorientale il gruppo si è rafforzato nel caffè e nel petcare, aumentando le strutture locali di produzione e distribuzione. Dinamico anche il mercato russo con Nescafé, i gelati e i dolciari, che hanno contribuito a una soddisfacente crescita interna reale. Il margine operativo in tutta Europa è aumentato di 10 punti base, con una crescita dei volumi e una buona gestione dei costi. L’incremento è stato raggiunto contemporaneamente all’aumento degli investimenti sui marchi, e deriva anche dai 230 punti base raggiunti nel 2011.
Nel 2012, il gruppo ha effettuato tra l’altro alcune acquisizioni nell’ambito della ricerca e sviluppo sul piano nutrizionale, come Wyeth Nutrition e diverse strutture per Nestlé Health Science. È stato inaugurato il Nestlé Institute of Health Sciences, e si sono aggiunti 2 nuovi centri di ricerca e sviluppo in Cina e un nuovo centro in India, oltre a un centro mondiale di sperimentazione clinica in Svizzera. Per il 2013 il gruppo di Vevey punta a una crescita organica tra il 5% e il 6% insieme a un miglioramento del margine operativo e degli utili per azione a tassi di cambio costante.
“Abbiamo rispettato i nostri impegni per il 2012 – è il commento ufficiale di Paul Bulcke, ceo di Nestlé – una buona e generale performance, costruita sulla crescita profittevole raggiunta in modo costante negli anni precedenti. Tutti i nostri business, sia nei mercati emergenti che in quelli sviluppati, hanno contribuito. Abbiamo aumentato il supporto ai nostri marchi. Abbiamo ulteriormente rafforzato la nostra rete globale di Ricerca & sviluppo con le nuove strutture in India e Cina. Abbiamo sviluppato nuove competenze per Nestlé Health Science e acquisito Wyeth Nutrition. Abbiamo investito responsabilmente e in modo sostenibile, espandendo la nostra presenza manifatturiera e continuando a ridurre l’impatto ambientale del nostro business”.
Nestlé, ricavi globali 2012: 74,7 mld di euro (+10,2%)
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