Il business estero spinge in positivo le performance 2012 del gruppo La Doria, che nella relazione di bilancio mostrano un forte miglioramento rispetto all’esercizio precedente, sia in termini di ricavi che di redditività, cresciuti a doppia cifra. Il gruppo campano ha accresciuto le quote di mercato con un netto incremento dei volumi venduti (soprattutto private label) che, insieme alla ripresa dei prezzi di vendita, dopo il calo del 2011, ha permesso di realizzare una crescita molto spinta del fatturato nei mercati oltrefrontiera (+23%): in particolare, in Germania (+52%), Regno Unito (+26%) e Giappone (+ 24%), e un trend soddisfacente sul mercato domestico (+7%).
In crescita anche la redditività, malgrado l’aumento dei costi industriali, riconducibile ai forti rincari del prezzo di alcune materie prime, tra cui i legumi secchi e lo zucchero utilizzato per i succhi e le bevande di frutta, all’aumento del costo dell’energia e a una minore efficienza produttiva durante la campagna di trasformazione del pomodoro per l’ineguale qualità del pomodoro fresco, danneggiato dalla siccità e dalle alte temperature estive. Nel 2012, i ricavi totali consolidati del gruppo si sono attestati a 578,9 milioni di euro: +19,5% rispetto ai 484,3 milioni di euro del 2011, grazie alla forte spinta dei volumi venduti (+8%) e alla ripresa dei prezzi di vendita. A parità di cambio di conversione del bilancio della controllata inglese Ldh (La Doria Ltd), il fatturato ammonterebbe a 554,2 milioni di euro (+14,4% rispetto al 2011).
Il fatturato del gruppo è stato generato nel settore dei derivati del pomodoro (25%), derivati della frutta (17%), legumi (24%) e altri prodotti (34%). A spingere la crescita delle vendite consolidate, è stata la “linea legumi e vegetali in scatola” (+20,4%) seguita dalla “linea derivati del pomodoro” (+13,4%). Elevati tassi di incremento sono stati riportati anche dagli “altri prodotti” (+30,4%) commercializzati dalla controllata inglese Ldh (La Doria) Ltd. All’estero è stato destinato l’80,8% delle vendite, mentre il peso del mercato domestico si è attestato al 19,2 per cento.
“I risultati economico-finanziari del 2012 – afferma Antonio Ferraioli, ad di La Doria in una nota stampa – testimoniano la forza della nostra azienda e la posizione di leadership ormai raggiunta dal gruppo nel mercato di riferimento. Oggi siamo i primi produttori italiani di legumi conservati, di pelati e polpa di pomodoro e i secondi produttori di succhi e bevande di frutta, dove ci collochiamo al primo posto nel segmento a marca commerciale. Vantiamo, inoltre una leadership consolidata in Gran Bretagna per le conserve di pomodoro e di legumi a marchio private label e siamo primi nei derivati del pomodoro in due mercati ugualmente esigenti, quali il Giappone e l’Australia. La nostra esperienza è la testimonianza che la scelta strategica di puntare sui marchi del distributore e sull’ulteriore espansione geografica è vincente. Proseguiremo nel nostro percorso di crescita sia nei Paesi ‘tradizionali’ che continuano a darci soddisfazioni, sia in quelli emergenti che rappresentano ottime opportunità di sviluppo”.
La Doria, ricavi 2012 a +19,5%
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