A novembre 2011 aveva rilevato i due terzi e tra una settimana – lunedì 15 aprile, secondo il quotidiano Milano Finanza – dovrebbe chiudere il cerchio, comprando la fetta rimasta. Così Peck – storico tempio della gastronomia milanese, nonché luxury brand dell’Italian food & wine in Giappone, Germania, Dubai – passerà completamente nelle mani di Intrapresa, la cassaforte finanziaria di Pietro Marzotto, nome di spicco della dinastia d’imprenditori tessili vicentini. A detta del quotidiano finanziario, infatti, Marzotto avrebbe deciso di rilevare la quota di minoranza (33,33%, valutata secondo indiscrezioni intorno ai 15 milioni di euro) rimasta in mano ad Angelino, la società presieduta da Angelo Stoppani, e guidata da Mauro Stoppani (figlio di Angelo), in qualità di ad e responsabile del negozio, da Luca Monica. impegnato nella gestione della cucina e nello sviluppo del marchio, e da Lino Stoppani (fratello di Angelo) come direttore amministrativo.
I fratelli Stoppani erano dal 1970 titolari e gestori della boutique gastronomica in via Spadari, a due passi dal duomo di Milano, e sono stati i promotori dei corner creati in department stores di prestigio come Takashimaya (otto in tutto il Giappone) e KadeWe a Berlino e del progetto di ecommerce legato al brand Peck. Nel 2011, Marzotto – tramite Intrapresa – aveva sborsato 26 milioni di euro circa per il controllo del 66,6% e aveva annunciato un possibile piano di sviluppo dell’insegna negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Russia.
Peck, a Marzotto il 100% del tempio gastronomico?
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