Il gelato artigianale non si scioglie di fronte alla crisi dei consumi. Nel 2012 la spesa annuale delle famiglie italiane per comprare coni, coppette e vaschette dagli specialisti del gelato si è attestata a 2,026 milioni di euro, con una crescita dell’1% rispetto all’anno precedente. In aumento del 2% anche gli esercizi commerciali: i locali dei gelati artigiani (che comprendono le gelaterie, ma anche altri esercizi che distribuiscono gelato come pasticcerie, bar, ristoranti) sono 38.892, con 90.565 addetti.
In Italia, l’incidenza delle gelaterie artigiane sulla popolazione è pari a 62 aziende ogni 100mila abitanti. Si stimano oltre 150mila gli addetti delle gelaterie artigianali. Tutt’altro che trascurabile è anche il valore degli acquisti dei produttori del settore del gelato artigianale per l’industria agroalimentare: nel 2012 sono state comprate 220mila tonnellate di latte, 64mila di zuccheri, 21mila di frutta fresca e 29mila di materie prime.
Sono alcuni dei dati elaborati da RiminiFiera per la presentazione del 35° Sigep-Salone internazionale della gelateria, pasticceria e panificazione artigianale, che si terrà il 18-22 gennaio 2014, in base alle stime di Confartigianato, Coldiretti, Confesercenti, Altroconsumo, Associazione italiana gelatieri, Acomag, Aiipa e Istat.
Macchine e ingredienti per gelati, il trend dei mercati
L’industria delle macchine e degli ingredienti del gelato si conferma una delle punte d’eccellenza del made in Italy. I marchi dei produttori sono 15, con un fatturato totale pari a circa 300 milioni di euro (di cui l’80% rappresentato dall’export), ma se si considerano anche gli arredamenti e le attrezzature, il fatturato raggiunge gli 800 milioni di euro. Gli addetti: circa 450 nelle macchine, oltre 1.000 se s’includono gli arredamenti e le attrezzature. I maggiori mercati per l’esportazione sono nell’Unione europea, ma cresce la richiesta di Usa e parte dei nuovi mercati emergenti, soprattutto in Estremo oriente. L’industria degli ingredienti e dei semilavorati conta circa 80 aziende per 1.600 addetti un fatturato di oltre 250 milioni di euro, in crescita negli ultimi anni sia in Italia, sia soprattutto all’estero. L’Unione europea, con la Germania in testa, rappresenta il principale mercato di esportazione, anche se una sempre maggiore richiesta arriva dagli Usa, dall’Est Europa, dall’Estremo oriente e dall’Australia.
Pasticceria: sale la domanda estera di dolciario artigianale italiano
Il settore della pasticceria e panifici artigianali conta circa 43mila imprese, rappresenta il 48% del totale. In Italia vi sono 372 cioccolatieri artigiani, specializzati esclusivamente nella lavorazione del cacao e nei prodotti in cioccolato. Nel nostro paese 7,5 milioni di famiglie scelgono i dolci nazionali con un trend di vendite in salita del 1,4% nel primo semestre 2012. Nella prima metà del 2012 la domanda estera di dolci artigianali italiani è aumentata dell’8,6% con punte del 28,7, in Austria e del 28,1 in Russia.
Panificazione: consumi costanti, cambiano i gusti
In Italia ogni famiglia spende mediamente 28 euro al mese per acquistare pane e prodotti affini. Il pane fresco artigiano è ancora preferito da quasi il 90% degli acquirenti. Cresce però il consumo fuoricasa: rispetto a 5 anni fa, sale in pizzeria (passata dal 18 al 21%) e al bar, passato dal 9 al 13%, mentre il ristorante e la trattoria sono sostanzialmente stabili al 21 per cento.
I numeri del caffè
L’Italia importa 324mila tonnellate annue di caffè, di cui il 52% di quella arabica. Ogni giorno nel mondo si consumano 4 miliardi di tazzine di caffè: al vertice dei consumi gli americani con 400 milioni di tazzine di caffè. In Italia ne sono consumate 9,3 milioni negli oltre 200mila bar; ne beve ogni giorno il 49% degli italiani, il giro di affari è di circa 20 miliardi di euro. Nel contesto europeo, l’Italia è al settimo posto (5,77 kg/pro capite). La classifica è guidata da Finlandia (10,58 kg), seguita da Danimarca (9,99 kg) e Olanda (9,85).