Nella campagna 2012/2013, sono state prodotte a livello mondiale oltre 2.315.000 tonnellate di olive da tavola, in calo dell’8% rispetto alla campagna precedente. In questo scenario l’Unione europea conferma la propria posizione di leader produttivo con il 29% della produzione mondiale. Secondo Unaprol, l’analisi delle esportazioni delle ultime dieci campagne evidenzia una tendenza alla crescita. Nell’ultima campagna, invece, si registra una contrazione del 5% rispetto alla campagna precedente, con un livello pari a 625mila tonnellate. Le importazioni, durante le ultime dieci campagne, sono risultate pari a una media di circa 546mila tonnellate annue mentre per l’ultima campagna analizzata, il quantitativo di prodotto importato viene stimato intorno alle 583mila tonnellate, con una sostanziale stabilità rispetto alla campagna precedente.
I principali Paesi importatori sono Stati Uniti (25%), Ue (18%) e Brasile (13%). In base agli ultimi dati Istat la produzione nazionale si attesta a circa 76mila tonnellate, che rappresenta un valore pari al 2% della produzione nazionale di olive, valore ben al di sotto della media europea dei Paesi produttori, che si attesta al 3,8%.
Il nostro paese, comunque, si conferma il terzo produttore in ambito Ue, dopo Spagna e Grecia. Il 35% circa della produzione proviene da cultivar da tavola, la restante parte da cultivar a duplice attitudine, la cui utilizzazione varia a seconda della domanda di mercato e dell’andamento stagionale. Il quadro produttivo nazionale vede Sicilia e Puglia come leader produttivi per le olive da tavola. La Sicilia si attesta su una quota del 41%, mentre la Puglia rappresenta circa il 25% della produzione nazionale.
Olive da tavola, produzione mondiale a -8%
© Riproduzione riservata