P&G, come si attirano gli investimenti esteri in Italia

P&G, come si attirano gli investimenti esteri in Italia

“Il valore del Noi, la nuova frontiera del cambiamento” è stato il fil rouge della seconda giornata – il 31 maggio scorso – della 29a edizione de Linkontro, il tradizionale appuntamento organizzato da Nielsen a Santa Margherita di Pula (Ca), per mettere a confronto il mondo della distribuzione, dell’industria e della comunicazione con il contributo di docenti universitari e rappresentanti delle istituzioni ed economia. Leit motiv degli interventi: solo attraverso il confronto è possibile generare cambiamento e innovazione, necessari per uscire dalla crisi che sta attraversando il nostro Paese. Tra gli intervenuti, anche Sami Kahale, amministratore delegato di Procter & Gamble Italia, che ha parlato sull’argomento di come tornare ad attrarre gli investimenti esteri in Italia. In una videointervista esclusiva per foodweb.it a Maria Cristina Alfieri, Kahale riassume i punti nodali del suo intervento.
Per The Procter & Gamble Company, il 2013 è iniziato con una lieve crescita, che ha aumentato gli utili di base per azione del 5% a 0.99 dollari nel periodo gennaio-marzo. L’utile netto diluito per azione è stato di 0,88 dollari, con un aumento del 7 per cento.
Le vendite organiche sono cresciute del 3 per cento. Il fatturato netto è stato pari a 20,6 miliardi di dollari, con un aumento del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (malgrado l’impatto negativo dell’1% da cambi). P&G ha mantenuto o aumentato la quota di mercato in settori che rappresentano oltre il 50% delle vendite nel trimestre gennaio- marzo trimestre, a valuta costante. Nel mercato statunitense, P&G ha mantenuto o aumentato la quota di mercato a valore in settori che rappresentano due terzi delle vendite. Per il 2013, P&G conferma le stime di crescita delle vendite dal 3% al 4% per l’esercizio fiscale. L’andamento dei cambi dovrebbe ridurre la crescita delle vendite del 2%, con conseguente stima di crescita delle vendite nette dell’1-2% rispetto all’anno precedente. Il gruppo incrementa la fascia bassa del range stimato di crescita degli utili per azione l’anno di 0,02 dollari da 3,96 a 4,04 dollari, in crescita del 3% a un massimo di 5% rispetto all’anno precedente di 3,85 dollari, grazie a un miglioramento della produttività e conseguente risparmio di costi. Gli utili per azione complessivi sono attesi nel range di 3,90/3,98 dollari, pari a una crescita del 7-9% rispetto ai 3,66 dollari dell’anno precedente.

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