Consumi stabili per un pilastro delle dispense italiane. Nel 2012, secondo le elaborazioni dell’Ancit-Associazione nazionale conservieri ittici su dati Istat, il valore del settore del tonno in scatola è stato di 1,1 miliardi di euro. La produzione si è attestata a 66.500 tonnellate, mentre il consumo degli italiani ha toccato quota 141mila tonnellate (stabile rispetto al 2011) pari a circa 2,3 kg pro capite.
Buone nuove arrivano soprattutto dalle esportazioni, che hanno raggiunto quota 17.945 tonnellate (+20%), confermando un crescente interesse per il made in Italy all’estero, mentre le importazioni si sono attestate a 85.259 tonnellate (-2,6%). L’Italia si conferma quindi come uno dei più importanti mercati al mondo per il consumo di tonno conservato e come secondo produttore europeo, dopo la Spagna.
In Italia, la scatoletta di tonno mantiene un indice di penetrazione altissima, pari a circa il 96% delle famiglie italiane con punte massime d’acquisto nel periodo estivo. Secondo il rapporto Ismea “Il pesce a tavola”, tra gli italiani che privilegiano l’acquisto di pesce conservato (49%) rispetto a quello fresco (51%), il tonno in scatola è l’alimento preferito (22%), seguito dal pesce surgelato confezionato (16,4%) dal congelato sfuso (6%) e dal salato, essiccato e affumicato (4,3%).
Tonno in scatola, l’export 2012 segna +20%
© Riproduzione riservata