Cielo e Terra, ricavi 2012 a +13%

Cielo e Terra, ricavi 2012 a +13%

Un incremento a due cifre del fatturato 2012: +13 per cento. E’ il dato eclatante del bilancio dell’azienda vitivinicola vicentina Cielo e Terra. Il gruppo di Montorso è passato infatti dai 32,2 milioni di fatturato del 2011 ai 36,5 del 2012.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti, nonostante il difficile periodo che sta attraversando il mercato” – dichiara Luca Cielo, direttore generale di Cielo e Terra , in una nota stampa.
Il fatturato è trainato dalle vendite estero: il peso delle esportazioni è infatti passato dal 41% del 2011 al 45% del 2012. “La scelta degli ultimi anni di concentrarsi non tanto sui grandi volumi possibili con contratti a private label, ma piuttosto di diversificare il nostro portfolio prodotti, canali e mercati sta dando i suoi frutti – assicura Pierpaolo Cielo, della direzione export –. L’inserimento di tre area manager dedicati per le diverse aree di vendita ci ha permesso non solo di trovare nuovi clienti, ma anche di aumentare la nostra presenza in quelli storici con prodotti a più alto valore aggiunto. L’estero dà sicuramente molte opportunità, ma spesso i grandi balzi in avanti sono possibili a scapito della marginalità, soprattutto in anni di forte crescita della materia prima vino”.
Per questo Cielo e Terra – Gruppo Cantine Colli Berici, che esporta in oltre 40 paesi, ha adottato un piano d’azione diversificato che ha portato al consolidamento del mercato tedesco nel canale horeca della linea Casa Defrà, mentre per la linea Famiglia Cielo, gli sforzi si sono concentrati di più verso i gourmet store, i negozi specializzati in prodotti di eccellenza vinicola e culinaria molto attenti al made in Italy. Nella scena internazionale, oltre a Stati Uniti e Germania, altri mercati in forte crescita per Cielo e Terra sono rappresentati dal Giappone e soprattutto dalla Russia, dove l’azienda vitivinicola veneta ha registrato un +25% nelle vendite di prosecco e vini frizzanti.
Per la Gdo, il gruppo di Montorso sta portando oltre confine anche la linea Freschello; in particolare nel mercato cinese, dove la gamma Freschello risulta essere molto apprezzata per le sue caratteriste e per il brand facilmente ricordabile, tanto da figurare tra i primi tre vini più venduti sul sito di e-commerce 360buy.com.
Il mercato italiano ha visto nascere lo scorso anno il Freschello Extra, la versione spumante della gamma. Un vino con una gradazione alcolica contenuta di 9,5°: ottenuto dalle uve garganega, un vitigno autoctono dell’area dei Colli Berici, che per sua natura ha una bassa concentrazione zuccherina. Freschello Extra sta ottenendo un successo importante ed è previsto in crescita per il 2013. “Proponiamo ai consumatori uno spumante che non sia legato alle sole festività, ma che possa essere apprezzato in tutte le occasioni, dall’aperitivo all’accompagnamento a tutto pasto” afferma Mario Magnabosco, alla direzione delle vendite Italia.
Nel 2012 L’azienda ha investito nelle strutture della cantina 1,5 milioni di euro per la nuova linea produttiva, che ha permesso di aumentare la produttività del 40%, garantendo un maggiore controllo sulla qualità e che ha portato ad una minore ossigenazione del vino. Per il 2013 sono previsti nuovi investimenti per l’acquisto delle autoclavi e per l’ottimizzazione dell’impianto di condizionamento dei locali di stoccaggio.
Sempre nel 2012 si è registrato un aumento dell’occupazione che ha portato all’assunzione di giovani talenti nell’area marketing e vendite estero, tutti di età inferiore ai 35 anni, che dimostra l’attenzione dell’azienda verso l’inserimento delle nuove leve.

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