Dopo aver chiuso il 2013 con un aumento di vendite del 14% rispetto al 2012 (lo scorso anno erano state vendute 250 mila tonnellate, per 215 milioni di euro) Pasta Zara si prepara ad affrontare nuove sfide come primo esportatore italiano di pasta e secondo produttore.
Dopo avere investito oltre 65 milioni di euro nell’ultimo quadriennio, l’assemblea straordinaria di Pasta Zara ha approvato un aumento di capitale di 4 milioni di euro, portandolo così a 68 milioni di euro. L’aumento sarà interamente sottoscritto da Simest, la finanziaria di sviluppo del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, entrata nella compagine societaria nel dicembre del 2012. Con i quattro attuali, Simest porta a 8 i milioni investiti, che corrispondono all’11,76% delle quote societarie. Di conseguenza, la partecipazione di Friulia, la finanziaria della Regione Friuli Venezia Giulia, passa dall’11,95 all’11,25 per cento. Il resto delle quote societarie fa capo alla famiglia Bragagnolo, da sempre al timone di Pasta Zara.
L’aumento di capitale sarà utilizzato per il piano industriale dell’azienda programmato fino al 2018, concentrato su fattori ritenuti strategici per continuare a marciare a ritmi elevatissimi: export, capacità produttiva, capacità di stoccaggio e logistica, occupazione e valorizzazione del personale, qualità e sicurezza alimentare.
L’export, cavallo di battaglia dell’azienda, oggi coinvolge 110 paesi e verrà ulteriormente sviluppato, interessando, in particolare, mercati nei quali Pasta Zara sta investendo risorse economiche e umane, come Sud America (Brasile, Cile), Asia (Tagikistan, Uzbekistan, Indonesia, Malesia, Corea), Nord Africa (Egitto) e Medio Oriente (Iran, Iraq). Investimenti che già oggi sono ripagati da una forte crescita.
“L’obiettivo è consolidare la posizione di leadership nel segmento delle private label, aumentando congiuntamente la presenza del marchio Pasta Zara. La nostra forza è la capacità di saper comprendere e anticipare i mercati, faremo leva ancora su questi fattori”.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti – aggiunge Massimo D’Aiuto, amministratore delegato di Simest – e crediamo nelle capacità del Gruppo che, attraverso quest’aumento di capitale, potrà rafforzarsi ulteriormente sui mercati internazionali dove è già presente in maniera massiccia. Pasta Zara tiene infatti alto il nome dell’agroalimentare italiano nel mondo, in un settore qual è quello della pasta che caratterizza il nostro Paese e che viene apprezzato ormai ovunque. La mission di SIMEST è proprio qaffiancare imprese come Pasta Zara in tutte le fasi del loro sviluppo competitivo, sia all’estero, che per la produzione ed innovazione in Italia”.
Altre importanti novità sono annunciate sul fronte dei tre stabilimenti produttivi di Riese Pio X (Tv), Muggia (Ts) e Rovato (Bs). Dopo l’ampliamento che ha riguardato il centro produttivo storico di Riese Pio X, culminato nella costruzione di un magazzino autoportante capace di stoccare 26mila pallets, il 2014 sarà l’anno di Muggia, dove è previsto l’avvio dei lavori di ampliamenti delle zone di produzione e, soprattutto, un magazzino ancora più imponente di quello di Riese, capace di stoccare circa 66mila pallets. Un risultato che, a lavori finiti, consentirà in tempi brevi al centro produttivo di Muggia di diventare un punto di riferimento internazionale per i pastifici. Il 2015, invece, sarà l’anno di Rovato.
Simest investe 4 milioni in Pasta Zara
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