In controtendenza con il calo di vendite e consumi della maggior parte dei mercati food & drink, il biologico si conferma anche nel 2013 uno dei settori più performanti dell’alimentare. Lo conferma anche il preconsuntivo della veronese Brio, azienda di ortofrutta e freschi organic, che archivia l’anno con un fatturato di 37,2 milioni di euro (+9,4% sul 2012).
Gdo e grossisti si sono confermati i canali core per Brio anche nel 2013: nel modern trade, la principale novità è stata l’inserimento a pieno regime della linea di ortofrutta fresca a marchio Alce Nero, storica azienda del biologico, di cui Brio è socia dal 2011. Bilancio positivo per la sinergia raggiunta tra l’expertise di Brio nella parte produttiva e commerciale e la forza e notorietà del marchio Alce Nero. Il fatturato sviluppato, infatti, è stato di circa 1,5 milioni di euro, pari a 63 tonnellate di prodotti biologici freschi (per un fatturato al consumo intorno ai 2,5 milioni di euro), vendendo in alcune delle principali catene della gdo.
Tra i fattori chiave di questo risultato, confermato anche dall’acquisizione di nuovi importanti clienti, fondamentale è il fatto di aver affiancato alla gamma classica anche una linea di referenze definite Top. Per il futuro l’obiettivo sarà quello d’ampliare al massimo la presenza in Italia, condividendo la filosofia del “Buono, Biologico, Fresco”, con un numero sempre maggiore di partner distributivi. Grazie al lavoro con i grossisti, Brio ha anche ampliato il servizio a favore della ristorazione collettiva, che sta investendo sul concetto di filiera di prodotto e qualità della materia prima.
La divisione freschi e generi vari ha in portafoglio formaggi, salumi, olio, prodotti da forno dolci e salati e conserve di pomodoro, con cui nel 2013 ha fatturato circa 5,5 milioni di euro.
La Germania si conferma anche per Brio il primo mercato estero di sbocco, ma i risultati del 2013 rivelano possibilità di espansione in Russia, Spagna, Regno Unito, Slovenia e altri Paesi dell’Est Europa dove l’azienda sta già operando e punta a crescere nel 2014. I risultati positivi ottenuti nel 2013 e le premesse per un 2014 di crescita e di nuovi traguardi sono estesi e riconosciuti alla base produttiva e sociale della capogruppo di Brio, Cooperativa Agricola La Primavera.
“Il momento congiunturale è difficile – riconosce Andrea Bertoldi, ad di Brio in una nota stampa – e coinvolge tutta la filiera, dai produttori, ai partner commerciali ai consumatori finali. Brio, come realtà commerciale inserita in un sistema di produzione e di servizi, è consapevole del ruolo che può giocare in questo momento di crisi e sta lavorando con tutti gli attori per garantire i migliori prodotti biologici e ampliare le occasioni di consumo”.
Brio, anche nel 2013 corre a +9,4%
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