Il food & beverage italiano continua a difendersi bene in trasferta. Secondo i dati più recenti elaborati da Istat e diffusi da Federalimentare sull’andamento dell’export dell’industria alimentare per il periodo gennaio-ottobre 2013, le categorie che hanno performato meglio sono quelle delle acque minerali e gassose in crescita del 12,7%, gli oli e grassi che avanzano dell’11,1%, seguiti da acquaviti e liquori con un +10,1%, dall’ittico con +8,9% e dall’enologico con +8,3 per cento.
Il consuntivo del periodo registra un valore di 21.782,1 milioni di euro, con un incremento del 6,4% sul corrispondente 2012. Fra i Paesi di destinazione, la Germania recupera passando al +5,4% dal +5,2% di gennaio-settembre e si rafforzano gli Usa, che salgono al +6,4% dopo il +6,0% dei nove mesi, e il Regno Unito, al +5,9%, dopo il +5,4 per cento. La Russia dal canto suo arriva a +18,7%, che fa seguito al +15,1% dei nove mesi.
Per quanto riguarda le importazioni, l’industria alimentare raggiunge nei dieci mesi la quota di 16.290,1 milioni di euro, in aumento del +4,7 per cento. Il saldo si attesta così su un attivo di 5.492,0 milioni, in progressione del +12,10% su quello dei primi dieci mesi 2012.
A seguire il report completo.