Allarme rosso per i consumatori d’Oltralpe: la Commissione degli Affari Sociali del Senato francese ha adottato all’unanimità il rapporto sulla cosiddetta ‘fiscalità comportamentale’ che prevede l’aumento delle tasse sull’olio di palma, l’incremento dell’Iva sulle bibite gassate e la revisione dei livelli di Iva secondo la qualità nutrizionale dei prodotti alimentari. Inoltre, un rapporto del Senato francese lascia presagire la minaccia di nuove tasse sull’alimentazione, ad eccezione del vino. Il dibattito potrebbe ritornare sul tavolo in occasione del nuovo progetto legge sulla salute che Marisol Touraine, ministro francese degli Affari sociali e della Sanità, presenterà al Consiglio dei Ministri entro il prossimo luglio 2014. Il rapporto sulla cosiddetta “fiscalità comportamentale” preconizza numerose misure in materia. A cominciare dalla regolamentazione delle imposte sugli olii vegetali, essendo quello d’oliva tassato di ben il 42% in più rispetto a quello di palma. Quello che si può immaginare, dunque, è un allineamento della tassa sull’olio di palma ai livelli dell’olio di oliva, piuttosto che il contrario, dato che Yves Daudigny (PS), uno dei senatori promotori del pacchetto di emendamenti sulla salute dei consumatori, si era fatto anche portavoce della famosa ‘tassa sulla Nutella’, finalmente abbandonata dopo una lunga lotta fra i parlamentari francesi. Dopo la ‘tassa sulla Coca-Cola’, varata lo scorso anno, che ha portato circa 300 milioni di euro alle casse dell’erario francese, stavolta quello che si teme è l’aumento di circa quattro volte dell’Iva
Francia: allerta per l’aumento dell’Iva e della ‘fiscalità comportamentale’
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