Per rilanciare le vendite di vino nei supermercati le catene distributive stanno valutando diverse leve potenziali: la ristrutturazione degli scaffali, una maggiore comunicazione, una riduzione o un aumento delle promozioni a seconda dei segmenti, una maggiore enfasi su prodotti a marchio del distributore. In attesa del tradizionale evento B2B ‘Gdo Buyers’Club’ di Vinitaly, i buyer del vino delle catene distributive coinvolte anticipano le loro strategie. Coop Italia ha un programma ben definito per il 2014 che prevede – secondo quanto riferito da Francesco Scarcelli, buyer vino della catena: “una riduzione marcata delle promozioni sul vino tipico mentre verranno replicate le stesse dello scorso anno sugli spumanti. Riguardo i vini da tavola verranno attivate invece promozioni più profonde dovute al calo del prezzo di acquisto”.
Diversa la strategia del Gruppo Selex come ha spiegato il category manager Flavio Bellotti: “Per il 2014 prevediamo di aumentare la pressione promozionale a fronte del mantenimento del prezzo nominale dei singoli prodotti e di ristrutturare lo scaffale aumentando lo spazio dedicato ai marchi privati e ai vini spumanti”.
Bisogna parlare di più al consumatore, aiutarlo a orientarsi tra gli scaffali sempre più pieni di vini tipici, come sostiene Valerio Frascaroli, buyer vino di Conad: “Siamo impegnati a definire un’adeguata comunicazione a scaffale. Coi prodotti a nostro marchio cerchiamo di dare una risposta adeguata alle esigenze del consumatore, ma non sarà mai totalmente esaustiva”.
La comunicazione è tra le leve strategiche di Carrefour, che lancia l’etichetta parlante: “Presenteremo una nuova etichetta ‘parlante’ che dettaglierà al cliente tutte le informazioni sul vitigno, la tipologia, la provenienza e l’abbinamento di cibo consigliato – ha riferito Paolo Colombo, category manager di Carrefour –. Continueremo lo sviluppo iniziato lo scorso anno di prodotti ad etichetta esclusiva e l’organizzazione di eventi/attività di degustazione e valorizzazione dei prodotti, oltre a un maggior presidio del localismo e del territorio con la selezione di piccoli produttori”. La composizione e la ristrutturazione dello scaffale è la chiave della strategia per il 2014 di Despar, Gruppo Sisa e Billa. Per Simone Pambianco, product manager prodotti a marchio Despar :”Questo 2014 dovrebbe rappresentare l’anno del riposizionamento a scaffale dopo due anni di esplosione dei prezzi. Questo contribuirà sicuramente a riportare i consumi entro binari diversi, soprattutto per la fascia di consumo entry level”.
Per Germano Ottone, buyer vino del Gruppo Sisa: “Tra gli obiettivi del 2014 c’è la revisione del format assortimentale nella categoria vini, ogni centro distributivo del Gruppo proporrà ai punti di vendita un cluster specifico; nell’ambito di questa revisione è previsto l’inserimento di vini di alta gamma”.
Alfonso Ruffo, buyer senior bevande di Billa anticipa che il 2014 “sarà per Billa l’anno di consolidamento della strategia espositiva e assortimentale implementata nel 2013: vini esposti per fascia prezzo con attenzione alla comunicazione al cliente”.
Il 2014 dovrebbe profilarsi come un anno più dinamico per le vendite di vino in gdo. Nel primo bimestre gennaio-febbraio le bottiglie da 75 cl guadagnano 3 punti percentuali sul 2013, facendo segnare un -0,3% a volume rispetto a una chiusura 2013 del -3,4 per cento. “In realtà già l’ultimo trimestre 2013 aveva dato segnali positivi, cioè di un rallentamento del calo delle vendite – ha spiegato Virgilio Romano, director client service di Iri – ed ora i primi due mesi del 2014 mostrano un netto miglioramento. Recupera anche il brik con un -2,1% (rispetto al -9,4% del 2013). Probabilmente abbiamo lasciato alle spalle le difficoltà del 2013, in linea con l’andamento dell’economia e dei consumi, e possiamo essere fiduciosi per il 2014”.