Sono trascorsi sei anni da quando il retailer Coles è stato acquisito dal colosso societario Wesfarmers. In questo periodo l’insegna ha gradualmente ridotto il gap con il rivale di sempre Woolworths, incrementando la rete distributiva e il giro d’affari. Ma per conquistare il primato nel mercato australiano occorre evidentemente uno slancio ulteriore, capace di fidelizzare la clientela e avvicinare, nel contempo, altri target. E’ proprio per questo che il rivenditore ha presentato un piano programmatico, unito a una serie di avvicendamenti nei vertici aziendali. “Continueremo ancora a investire nella riduzione dei prezzi – ha annunciato John Durkan, che dal prossimo luglio sarà il nuovo group managing director di Coles -. Siamo infatti consapevoli che il fattore battuta di cassa diventerà più determinante nei prossimi cinque anni. Il nostro nuovo corso, inoltre, passa per il rilancio dell’offerta del fresco, soprattutto per quanto riguarda il comparto della carne e dei latticini”. Secondo una recente indagine, del resto, circa il 30% della clientela non acquista cibo fresco dal retailer, preferendo quindi le proposte di player concorrenti, anche per uno scontrino più competitivo. Il focus su questa categoria, quindi, comprenderà diversi interventi mirati ad aumentare il valore aggiunto e la disponibilità dei prodotti, agendo anche su una razionalizzazione dei costi della supply chain, così da poter riversare il risparmio direttamente sugli shopper. Altre misure riguarderanno le iniziative dedicate all’advertising in-store per i prodotti a marchio e una nuova segnaletica più efficace tra gli scaffali. Coles, infine, sta premendo sul governo australiano per ottenere una liberalizzazione degli orari di apertura degli store, ritenuti troppo restrittivi.
Coles lancia la sfida per la leadership in Australia
Il retailer punta a superare lo storico competitor Woolworths nelle vendite. Pronto un nuovo piano strategico
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