Continua la volata di Conad per guadagnare quote e leadership sul mercato italiano. I dati di bilancio presentati oggi parlano da soli: il giro d’affari è salito a 11,6 miliardi di euro (+5,9% rispetto allo scorso esercizio) e la quota dell’insegna nei supermercati è arrivata al 18,5%, mentre si attesta a 14,3% nei negozi di prossimità. Merito di questi risultati positivi anche le ottime performance della private label che è cresciuta del 15% rispetto all’anno precedente e ha generato un fatturato di 2,5 miliardi di euro. Forte di questi numeri, la catena ha confermato il piano strategico di investimenti che aveva previsto per il triennio 2012/2014 e che prevedeva l’investimento di 770 milioni di euro destinati a 260 nuove aperture e 5.800 assunzioni. «Ci ha premiato anche il nostro modello di auto-imprenditorialità cooperativa, che si è rivelato vincente in un contesto di mercato così difficile» ha dichiarato Francesco Pugliese, fresco di nomina ad amministratore delegato della catena, durante un convegno organizzato proprio per riflettere sui plus del modello Conad e, in generale, dell’auto-imprenditorialità associata come risposta alla crisi. «Condivisione di valori e obiettivi, acculturamento, crescita della base sociale sono stati i fari che hanno orientato la nostra crescita» ha sottolineato Pugliese. «Durante le crisi non sopravvivono i più forti, ma quelli che sanno resistere maggiormente ai cambiamenti – gli ha fatto eco l’economista Giulio Sapelli -. Sopravvive chi è resiliente. Il segreto del successo di modelli come quello di Conad sta proprio nella capacità di rispondere alle difficoltà del mercato aumentando la quota di condivisione e share tra i soggetti imprenditoriali che formano la cooperativa, scambiando risorse tra loro e generando valore sociale sul territorio in cui operano».
Conad, i numeri di un modello vincente
Cresce ancora il fatturato della catena, che nomina Pugliese amministratore delegato
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