Per gli sviluppatori della Apple il concetto è fin troppo semplice. E proprio per questo forse ancora più rivoluzionario. Del resto gli iBeacon non sono altro che dispositivi bluetooth di piccole dimensioni, capaci di propagare a smartphone e tablet un segnale di pochi bit, a basso consumo energetico. Insomma, un congegno installabile praticamente ovunque che invia informazioni in radiofrequenza, entro un raggio d’azione regolabile a seconda delle esigenze. Passando vicino agli scaffali di un supermercato, oppure attraversando le corsie di uno store, sarà quindi possibile ricevere un numero enorme di dati, o più propriamente notifiche, direttamente sul proprio telefono e in tempo reale. Non sfugge certo ai retailer, del resto, l’opportunità di utilizzare questa tecnologia per un approccio più creativo e personalizzato verso gli shopper. Dallo smart services allo smart engagement, le soluzioni di micro-localizzazione vengono considerate dagli analisti di mercato una vera e propria nuova era per le azioni di proximity marketing all’interno dei punti vendita. Non a caso, alla lunga lista di insegne che hanno iniziato a testare iBeacon, sia in Europa che negli Stati Uniti, recentemente si è aggiunta anche Walmart, con un progetto pilota basato su diverse fasi di sviluppo già a medio termine. L’obiettivo dei player interessati è anzitutto quello di migliorare la shopping experience, attraverso l’invio di offerte e messaggi personalizzati direttamente sul device del cliente. Ma i sensori possono anche aiutare a individuare la posizione dei prodotti, leggere le recensioni e confrontare i prezzi. Tutto dipenderà dalle app che verranno realizzate, con un bacino illimitato di possibili impieghi operativi.
iBeacon, la shopping experience secondo Apple
Piccoli sensori in grado di inviare notifiche agli smartphone dei clienti. E’ la nuova frontiera del proximity marketing
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