Si tratta di un campione di 1.165 imprese localizzate soprattutto in Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Liguria, con dimensioni superiori alla media (l’analisi riguardava l’intero universo delle imprese italiane con fatturato compreso tra 5 e 50 milioni di euro) e con una storia più lunga alle spalle. Quanto al settore merceologico di appartenenza la gran parte rientra nel comparto del commercio all’ingrosso, degli alimentari e delle bevande (oltre alla meccanica e chimica-farmaceutica). Il loro tasso di crescita medio nel periodo analizzato – si legge nel rapporto – è stato pari al 12,4% (circa due volte e mezzo quello degli altri) e la redditività operativa sempre doppia rispetto al resto delle pmi. Il segreto del loro successo? Lo raccontiamo ogni mese su Food, continuate e leggerci.
Chi è sopravvissuto allo tsunami?
Centoventi miliardi di euro bruciati, oltre 400mila posti di lavoro persi e quasi 9mila imprese chiuse: è (quasi) un bollettino di guerra il primo rapporto della Sda Bocconi sull’attività delle nostre pmi dal 2007 a fine 2013. Che riserva però un dato assolutamente sorprendente: i 47mila sopravvissuti sono cresciuti del 26 per cento. Ma chi sono?
© Riproduzione riservata